Estero
Algeria, le elezioni ai tempi di internet
ALGERI, 14 APRILE 2014 – Con il 70% dei 37 milioni di algerini con età inferiore ai 30 anni, l'Algeria si presenta come un game-changer alle prossime elezioni presidenziali, che si terranno il 17 aprile, forti di un partito emergente che non ha ancora seggi nell'assemblea nazionale, ma punta proprio sui giovani. Si tratta del Jil Jadid (“Nuova Generazione” in arabo), che ha nominato appena sei mesi fa il nuovo leader, Habib Brahmia, di appena 28 anni. Il partito non ha alcuna piattaforma formale, ma si propone di crearne una attraverso la collaborazione di tutti i propri membri. E i vecchi partiti adesso cominciano a farci i conti.
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Nelle scorse elezioni del maggio 2012, l'affluenza già parlava chiaro su una mancanza di rappresentazione politica per il popolo algerino: meno del 43% degli aventi diritto si è infatti presentato alle urne, mentre il resto contestava principalmente l'impossibilità di affidarsi ai vecchi partiti. I giovani sono cresciuti in un letargo politico segnato da tre mandati consecutivi, ognuno di cinque anni, che hanno visto Bouteflika al potere. Con il Jil Jadid che alita sul collo, tutti i vecchi partiti di maggioranza e opposizione stanno tentando di organizzarsi affinché possano accaparrarsi i voti dei giovanissimi. Per la prima volta, infatti, visto anche il boom dei social network degli ultimi anni, i partiti hanno dovuto organizzare anche una strategia digitale. Un processo che comunque stenta a decollare, specie nell'interazione con gli utenti. Né tutti sono convinti che la rete possa portare a una campagna di successo, dal momento che internet stenta ancora a diffondersi in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale.
Foto: aljazeera.com
Dino Buonaiuto