Algeria, i terroristi tentano la fuga in autobus: 34 ostaggi e 15 jihadisti uccisi dall'aviazione
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ALGERI, 17 GENNAIO 2013 - Finisce con una strage il tentativo di liberazione degli ostaggi in mano ai terroristi del Battaglione di Sangue, gruppo legato ad Al Qaeda, che all’alba di ieri hanno attaccato il sito petrolifero algerino di In Amenas, nei pressi della frontiera con la Libia.
L'emittente Al Jazeera ha riferito che 34 ostaggi stranieri detenuti nel sito petrolifero di In Amenas in Algeria sarebbero stati uccisi nel corso di un raid dall’aviazione militare algerina. Sotto i colpi del raid aereo sono stati uccisi anche 15 terroristi, tra cui Abou Al Bara, uno dei leader e delle menti del sequestro.
Fonti vicine ai terroristi hanno rivelato che ostaggi e sequestratori sarebbero stati eliminati mentre, a bordo di un bus, cercavano di forzare l'assedio attuato dalle forze armate algerine. L’automezzo è stato colpito da colpi sparati da elicotteri algerini. Le truppe algerine avevano assediato gli islamisti che tenevano sequestrati da ieri 41 ostaggi stranieri nel sito petrolifero.[MORE]
Secondo l’agenzia mauritana Ani, che ha contatti con il gruppo jihadista autore del sequestro, gli elicotteri dell'esercito algerino hanno cominciato a bombardare il sito petrolifero, ferendo due giapponesi. I terroristi, dunque, avrebbero cercato la fuga su un autobus usato da una delle compagnie del sito per il trasporto del personale, portando con sé gli ostaggi per utilizzarli come scudi umani. La fuga è durata poco, perché l’automezzo stato colpito dai proiettili sparati dagli elicotteri. Al raid, riporta Ani, sarebbero sopravvissuti solo due americani, tre belgi, un giapponese e un britannico.
I terroristi islamici avevano dichiarato come il sequestro fosse un’azione di rappresaglia per la collaborazione algerina all'operazione militare francese in Mali.
(Foto: odt.co.nz)
Giovanni Gaeta