Politica
Terremoto Norcia, Alfano: "Prefabbricati subito"
ROMA, 31 OTTOBRE- "La cosa più importante ora è che gli sfollati raggiungano destinazioni più sicure dove sistemarsi in modo idoneo .” A riferirlo è il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, in un’intervista al Messaggero, rivolgendosi ai terremotati delle zone colpite dal violento sisma della prima mattinata di domenica 30 ottobre, che ha scosso il centro Italia, con epicentro a Norcia, in Umbria.[MORE]
Il ministro continua:” Certamente, non è semplice affrontare questo tema, perché presenta tante implicazioni delicate, anche psicologiche delle quali terremo conto e ci faremo carico in ogni modo possibile”.
Per quanto riguarda l’intervento delle varie autorità rassicura:”Ci sono dispositivi di reazione del nostro sistema di soccorsi pronti per l’operatività in ogni parte del Paese, e a maggior ragione per la Capitale. Roma ha risentito del sistema di ieri in maniera molto acuta. Ovviamente gli interventi si sono concentrati nella zona umbro-marchigiana e in quella reatina. E in confronto a quelle regioni non si può parlare di emergenza a Roma”.
“Metteremo a disposizione tutti i fondi necessari” fa sapere il ministro, e continua illustrando le misure adottate per emergenze come terremoto, terrorismo, immigrazione: ”abbiamo un sistema di di soccorso pubblico, di protezione civile, di prevenzione antiterrorismo che può essere considerato un modello per gli altri. Su questo sistema stiamo investendo molte risorse, motivando al meglio tutti gli operatori, anche con incentivi alla carriera, incrementi economici e assumendo nuovo personale.”
Riferendosi poi alle misure prese per affrontare l’emergenza del sisma, afferma:” Abbiamo sul campo 1313 uomini, dei quali 323 hanno raggiunto proprio in queste ore i luoghi colpiti, e 533 mezzi, di cui 81 inviati ieri. Sono in corso, in tutte le zone interessate, 3.428 verifiche di stabilità degli edifici. Abbiamo anche in ‘servizio’ le nostre unità cinofile, i droni, gli elicotteri”.
Alfano conclude parlando delle forze dell’ordine inviate per presidiare le zone colpite: “Ieri mattina abbiamo mandato 120 unità tra Polizia e Carabinieri, oltre a quelle già presenti, e altri 200 militari si sono aggiunti ai 220 operativi nelle zone rosse sin dal 24 agosto scorso“.
(foto da il Blog della Fondazione Nenni)
Eleonora Ranelli