Politica

Alfano: ingiusto accantonare Berlusconi. Discussioni interne sul condono

 SAINT VINCENT (AO), 9 OTTOBRE 2011 - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha oggi ribadito, in un convegno organizzato a Saint Vincent dal ministro Gianfranco Rotondi dal titolo “Verso un nuovo Pdl”, la sua fedeltà al premier e la convinzione che l'attuale governo andrà avanti fino al 2013.
“La condizione che ci impongono: 'accantonate Berlusconi e noi siamo pronti' è una condizione che ritengo impraticabile e ingiusta e credo che il percorso di allargamento dell'area moderata debba realizzarsi senza condizioni capestro” afferma dunque Alfano.[MORE]

Il segretario del Pdl non ha inoltre dubbi sulla possibilità di elezioni anticipate, e, a suo avviso, i passi futuri sono “arrivare al 2013 e vincere le prossime elezioni, perché abbiamo dimostrato di aver governato l'Italia al meglio possibile, in un momento difficoltosissimo come quello della crisi attuale". ''Sono ottimista - ha poi aggiunto - e non riesco a perdere l'ottimismo di chi pensa che possa vincere le prossime elezioni di fronte a questa sinistra, perché gli italiani sceglieranno chi ha messo al centro la libertà'', contro "una sinistra che non è stata capace neppure di vincere quando noi abbiamo perso, come alle ultime elezioni amministrative”.

Ha dunque chiarito la sua posizione anche nei confronti del bipolarismo e sull'attuale legge elettorale, soggetto di dibattito dopo il successo della raccolta delle firme per un referendum abrogativo: “il bipolarismo è una conquista di Berlusconi e chi vince governa, chi perde va all'opposizione. Ogni cosa che non va in questa direzione è un trucco a cui noi diremo sempre di no”. Occorre dunque, ha continuato Alfano “restituire ai cittadini il diritto di scelta dei parlamentari unendolo a quello di scelta del premier, perché se togliamo ai cittadini il diritto di scegliere il premier nel momento in cui gli diamo quello di scelta dei parlamentari li truffiamo". "Noi invece - ha continuato - crediamo che entrambe le cose vadano fatte: si mantenga l'indicazione del premier e si dia il diritto di scelta ai cittadini. Stabiliremo come e troveremo la formula migliore”.

A margine del convegno, è il ministro della Difesa Ignazio La Russa a prendere la parola in merito alle dichiarazioni di Cicchitto su un eventuale condono: “non bisogna demonizzare o criminalizzare nessuna soluzione, come il condono” sostiene La Russa, ma bisogna ''discuterne senza preconcetti”. “I condoni – ha continuato - non sono soluzioni semplici perché possono produrre anche effetti negativi e quello fiscale potrebbe finire con il rallentare la lotta all'evasione". Ha poi affermato che i condoni sono giustificati “solo quando si accompagnano a misure e a momenti straordinari per cui non bisogna demonizzare o criminalizzare nessuna soluzione. Non è che il condono sia il diavolo e la patrimoniale la salvezza o viceversa anche perché potrebbero finire per esserci entrambi”.

Critico il senatore del Pdl Lauro, che così risponde: “definire eticamente giusto il condono fiscale grida vendetta al cospetto di Dio, costituisce un'aberrazione politica e rappresenta una offesa gravissima a tutti i contribuenti corretti, qualsiasi possa essere la destinazione delle risorse ricavate. Se il decreto per lo sviluppo sarà impostato su una simile logica condonistica, piuttosto che sulle riforme strutturali, indicate anche dalla Bce e più volte da Bankitalia, il provvedimento non avrà futuro e dimostrerà l'impotenza del governo ad affrontare la decadenza italiana, con tutte le conseguenze”.

Marta Lamalfa