Cronaca

Aldo Moro: trentasette anni dopo l'omicidio

ROMA, 9 MAGGIO 2015 - ROMA, 9 MAGGIO 2015 - 9 Maggio 1978, "la notte buia dello Stato Italiano", quella sporcata dalla violenza e dal sangue di due innocenti: Peppino Impastato, ucciso in un attentato a Cinisi a soli trent'anni, e Aldo Moro, sessantunenne presidente della DC il cui cadavere fu ritrovato all'interno del cofano di una Renault 4 rossa, rubata dal romano Quartiere Prati il 2 Marzo dello stesso anno. [MORE]

Moro fu rapito dagli uomini dell Brigate Rosse la mattina del 16 marzo 1978, mentre si recava alla presentazione del nuovo governo guidato da Giulio Andreotti. Si trovava a bordo di una Fiat 130 diretta alla Camera dei Deputati quando un gruppo di brigatisti uccise cinque membri della sua scorta e lo pone sotto sequestro, tenendolo rinchiuso per 55 giorni nel periferico nascondiglio di Via Montalcini, nel quartiere Portuense. Durante la sua prigionia, Moro scrisse moltissime lettere, indirizzate a familiari e compagni di partito. Inutili furono gli appelli per la sua liberazione, uno dei quali lanciati anche da papa Paolo VI, come inutili furono i tentativi di Craxi e Fanfani di intavolare una trattativa per salvare la vita dello statista.

La mattina del 9 Maggio 1978, Moro fu fatto salire nel cofano della Renault 4 rubata ad un professionista capitolino e gli fu ordinato di coprirsi con una coperta per essere trasportato in un nuovo nascondiglio. Invece, una volta che il corpo del presidente della Democrazia Cristiana fu completamente nascosto, i brigatisti lo uccisero, esplodendo contro di lui ben dieci proiettili. Il corpo di Moro fu ritrovato alle 13:50 dello stesso giorno, all'interno dell'auto, abbandonata in Via Caetani. Moro riposa attualmente nel cimitero comunale di Torrita Tiberina, piccolo paese della provincia romana.

In ricordo di Moro, dal 2007 il Parlamento italiano ha istituito per il 9 Maggio la ricorrenza della Giornata della Memoria per le Vittime del Terrorismo.

(foto www.thefrontpage.it)

Elisa Lepone