Interviste
Festival Europeo per fotomodelli, fotografi e fashion design. Intervista Max Moor [Foto]
ROMA, 07 SETTEMBRE 2016 - Giovedì 1 settembre si sono svolti i primi casting del Festival Europeo (FFF) fotomodelli, fotografi e fashion design.
La sala Cavalli di Cinecittà ha accolto modelli, modelle, fotografi e fashion designer da tutta Italia.
Si sono alzati prestissimo per poter essere presenti, accorsi da ogni Regione della Penisola.[MORE]
La giuria presieduta da Alexandra Titova, creatrice del festival ha avuto quattro direttori artistici: Piergiorgio Antonelli, fotografo di moda per la sezione fotografia, Max Moore fotografo di fama internazionale per la sezione fashion designer, la modella Erika Bucci per la valutazione dei modelli e Alexandra Titova per la selezione delle modelle.
Insieme a loro in giuria il giornalista Fabrizio Imas e Claudio Baldasseroni beauty expert.
Le selezioni si sono svolte in un clima di festa e di sana competizione.
Al Termine della giornata il fotografo Max Moore è stato intervistato dal giornalista Fabrizio Imas e fotografato dal blogger Christian Flammia
Come è iniziata Max la tua passione per la fotografia ?
A 14 anni ho avuto il primo rapporto significativo con la fotografia. E' stato intorno a quella età che ho iniziato a scattare foto, mentre i miei amici iniziavano a fumare le prime sigarette. Ero affascinato e successivamente ossessionato dalla mia prima macchina fotografica, una polaroid acquistata grazie al supporto immancabile dei miei genitori. Trascorrevo le serate guardando le immagini di Cartier-Bresson e George Hurrell e verso i 16 anni ho costruito una camera oscura nel mio garage. Li ho trascorso gran parte della mia vita immerso nella moda, costruendo una mia identità fondata sulla fotografia Glamour.
Cosa cerchi nei fashion designer del Festival ?
Ho accettato questo incarico perché la moda è la mia passione. Fin dalla mia giovane età ho lavorato presso il Laboratorio di Design della Moda a Firenze. Da questo festival voglio creatività pura, voglio ragazzi meritevoli, voglio trovare tra gli aspiranti un designer che mi stupisca con la novità, voglio trovare un vero talento. Lo stilista del domani deve essere un mix tra sarto, design, cool hunter e personal shopper, deve conoscere il mercato ad occhi chiusi. Naturalmente deve avere un'ottima conoscenza dell'evoluzione storica e stilistica della moda.
Qual’è il tuo set ideale ?
Il mio set ideale è lavorare in luce ambiente, quindi una location che può essere una villa antica o la suite di un prestigioso hotel. L’importante è che ci sia la giusta luce da gestire insieme alla luce artificiale, non esistono problemi, tutto si risolve, basta avere occhio ed anche una piccola stanza può diventare una reggia.
Cosa non deve mai fare una modella davanti alla tua macchina fotografica ?
Fortunatamente mi affido per i miei progetti a modelle professioniste, ma ahimè a volte capita di trovarmi sul set modelle che non conoscono la parola umiltà, che non conoscono la parola sacrificio e magari perché sono uscite su un magazine online si sentono arrivate. Quindi voglio umiltà sacrificio e rispetto per tutto lo staff.
Che cos’è per Max Moore "il Glamour" ?
Purtroppo oggi si fa molta confusione, vedo spesso tra giovani fotografi fotografie piatte, un bel lato B non fa una foto glamour, non c’è atmosfera. Il vero Glamour è quello del grande George Hurrell, fotografo che con la sua camera ed un punto luce dipingeva e rendeva incredibilmente belle le attrici di Hollywood. Il Glamour è riflessione: bisogna avere pazienza bisogna, gestire la giusta tonalità del colore in una luce morbida e quando si scatta in bianco e nero avere la piena padronanza della gestione delle ombre e delle luci. Bisogna affidarsi ad un equipe ed assistenti come make-up artist, hair stylist di qualità che conoscono la materia. Parlo sempre una mezz'ora in privato con la modella prima di iniziare il set, anche con la più esperta aiuta ad entrare in sinergia. Il Glamour per me è sensualità e nello stesso tempo magia.