Salute
Al via i Seminari Itineranti sull'Asma tenuti dal Dottor Lombardo
Hanno preso il via ieri, nel territorio del Reventino e, in particolare, a Panettieri, Carlopoli e Decollatura, i seminari itineranti sull’asma dal titolo «Conosciamo l’Asma» con lo specialista in asma severo, lo pneumologo, Salvatore Lombardo.
Nell’ambito degli incontri è stato anche presentato il volume: «L'asma dagli Egizi ad oggi: 5000 anni di diagnosi e terapia» attraverso il quale il responsabile dell’ambulatorio di asma severo dell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, ha dialogato con i presenti su una patologia, l’asma, ancora troppo poco conosciuta e considerata.
“Sono soddisfatto di questo momento molto interessante – ha detto al termine della giornata lo pneumologo – che conto di ripetere a breve in altri centri del territorio e della Calabria, perché la presentazione di questo mio libro sull’asma è stato un espediente utilissimo a darmi l’opportunità e, viceversa darla anche alle persone intervenute, finalmente, di poter colloquiare su una patologia, purtroppo, ancora poco conosciuta e sottostimata, ma che è molto diffusa; più di quanto si pensi”.
“Fortunatamente – ha detto ancora Lombardo – nel nostro centro a Lamezia, riusciamo ad accogliere un numero sempre crescente di pazienti che scopriamo soffrire di questa patologia.
Ancora le percentuali, rispetto alla popolazione calabrese, di chi si sottopone alle cure per asma sono basse, ma contiamo di poter arrivare, nonostante tutte le difficoltà oggettive, ad implementare certi dati e, soprattutto, aiutare le persone che stanno male.
Il dato confortante – ha proseguito – è che il 53% dei soggetti in terapia è in remissione, cioè a distanza di un anno dall’inizio del trattamento, non ha più sintomi”.
“L’aspetto principale di questa serie di incontri, comunque – conclude lo specialista – è far sapere alle persone che esistono percorsi terapeutici, soprattutto con i farmaci biologici di ultima generazione (l’ultimo proprio generato lo scorso anno), che sono in grado di ridonare al paziente una nuova normalità di vita nella quotidianità”.