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Al via il Consiglio Ue: sul tavolo le nomine dei nuovi vertici, Ucraina e agenda strategica

ROMA - Oggi a Bruxelles inizia il Consiglio europeo, un incontro cruciale che vede riuniti i leader dei 27 paesi membri dell'Unione Europea. Diverse sono le tematiche all'ordine del giorno, tra cui la nomina dei nuovi vertici dell'UE, la situazione in Ucraina, la crisi del Medio Oriente, l'immigrazione, la sicurezza e la difesa, l'unione dei mercati dei capitali, e l'adozione dell'Agenda strategica.

L'inizio del vertice e l'intervento di Zelensky

Il vertice inizierà alle 14:00 con un intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ci sarà l'opportunità di discutere con lui della situazione sul campo, accogliendo l'adozione di quadri negoziali e lo svolgimento di conferenze intergovernative con Ucraina, Moldova e Montenegro, considerati passi storici verso l'adesione all'UE.

La crisi del Medio Oriente

Uno dei punti salienti del vertice sarà la devastante crisi del Medio Oriente. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha sottolineato l'importanza del rispetto del diritto internazionale e umanitario, chiedendo la piena attuazione del cessate il fuoco stabilito dalla risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Michel ha ribadito l'appello per un cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio di tutti gli ostaggi e un significativo aumento dell'assistenza umanitaria. L'impegno per una pace duratura e sostenibile sulla base della soluzione dei due Stati rimane fermo.

Il sostegno all’Ucraina

Quest'anno, l'UE ha dimostrato ambizione e coraggio, sostenendo l'Ucraina con i profitti straordinari generati dagli asset russi immobilizzati. Per i prossimi anni, insieme ai partner del G7, garantiranno prestiti per ulteriori 50 miliardi di euro. Michel ha sottolineato l'importanza di intensificare il supporto militare all'Ucraina, concentrandosi sulla difesa aerea, munizioni e missili, e di raccogliere un ampio sostegno internazionale per una pace giusta basata sulla Carta delle Nazioni Unite.

La discussione sull'immigrazione

L'agenda prevede anche una discussione sull'immigrazione, con la tradizionale lettera pre-vertice di Ursula von der Leyen. Questo tema rimane centrale e controverso tra i paesi membri.

L'unione dei mercati dei capitali

Un punto meno controverso ma ancora in ritardo è quello dell'unione dei mercati dei capitali. Michel ha annunciato che saranno esaminati i progressi su tutte le iniziative per rafforzare la competitività, concentrandosi sull'unione dei mercati dei capitali.

Il tema della sicurezza e difesa

Il Consiglio europeo affronterà il tema della sicurezza e difesa, dove gli Stati membri sono divisi. Alcuni paesi prospettano nuovi strumenti per finanziare una politica industriale europea della difesa, mentre altri, come Germania e paesi nordici, si oppongono. La possibilità di ricorrere alla Banca europea degli investimenti per finanziare la spesa militare sarà discussa.

Le decisioni attese: agenda strategica, riforme e nomine

Tre decisioni particolarmente importanti sono attese: l'adozione dell'Agenda strategica che definirà le priorità e gli orientamenti strategici dell'Unione per i prossimi cinque anni, la determinazione delle riforme interne e le nomine istituzionali, tra cui il nuovo presidente del Consiglio europeo e il nuovo Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune.

Il nuovo Parlamento europeo

Secondo le stime più aggiornate, il Partito Popolare Europeo (PPE) può contare su 189 parlamentari, il gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici su 136 parlamentari, e il gruppo di Renew Europe su 74 parlamentari. A destra, il gruppo dei Riformisti e Conservatori ha eletto 83 parlamentari e il gruppo di Identità e Democrazia 58. Il gruppo della Sinistra conta su 39 seggi.

Il Consiglio europeo di oggi e domani sarà un incontro particolarmente significativo, con un programma sostanziale e decisioni cruciali che determineranno il percorso da seguire per l'Unione Europea nei prossimi anni.