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Al buio New York e Atlantic City: il dopo Sandy

ROMA, 30 SETTEMBRE 2012 - Devastazione e morte, allagamento e black out: è questo lo scenario che ha lasciato l’uragano Sandy nella città di New York. Dopo la nottata infernale, New York si è svegliata completamente deserta, non transitano autobus, né taxi, né tanto meno la metropolita centenaria, che era stata chiusa, in misura preventiva, ancor prima dell’alluvione. Sono tutti nelle proprie case e 8,1 milioni di loro è senza elettricità. Questa notte c’è stato il più grande Black Out dal 2003.

Nella “grande mela” si contano 10 morti, ma in totale ci sono state 33 vittime tra il Connecticut e il North Caroline. Il presidente Barack Obama ha sospeso la sua campagna elettorale dichiarando lo stato di “grave catastrofe” ed il ministro degli esterni, Terzi, ha affermato che non ci sono stati italiani coinvolti nel disastro.Tra gli stati più colpiti sicuramente il New Jersey, nella Contea di Atlantic, dove si trova la “capitale del gioco” Atlantic City, completamente sommersa.

Il pericolo più grande resta la centrale nucleare di Oyster Creek, a 40 km da questa città, che è ancora in funzione ed è sommersa; Hancoock Bridge e Indian point, nei pressi di New York, sono invece state spente.
Sandy è ora stato declassato a tempesta post tropicale ma rimane egualmente pericoloso per la costa est che sta ancora attraversando. Intanto su New York è comparso l’arcobaleno.

Erica Benedettelli

( in foto: l'uragano su New York   Fonte: net1news.org) [MORE]