Economia
Aiuto, anche gli alberi di Natale sono vittime della crisi economica e... si accorciano!
ROMA, 28 NOVEMBRE 2011 - Eh già, anche gli alberi che per tradizione popolano le case di ogni italiano, in occasione delle feste natalizie, si stanno rimpicciolendo. Anche loro vittime della crisi oltreché dell’insieme dei cambiamenti climatici, delle dimensioni sempre più ridotte delle nostre case e del calo dei redditi delle famiglie. [MORE]
Meno 30 centimetri rispetto a 10 anni fa. I nostri alberi, secondo le previsioni della Coldiretti, questo Natale non supereranno il metro e mezzo; ma, nonostante gli abeti si accorcino, si stima che noi italiani quest’anno spenderemo circa 140 milioni di euro per l’acquisto di oltre 6 milioni di alberi, veri. Pare infatti che questo Natale 2011 faremo una scelta ecologica, acquistando maggiormente abeti veri rispetto a quelli in plastica (spesso made in China), mossi da una maggiore consapevolezza dei danni che producono questi ultimi. A tal proposito la Coldiretti evidenzia “Sono decisamente più inquinanti, consumano petrolio, liberano gas a effetto serra per la loro produzione e il trasporto, e impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell'ambiente". Di contro l'albero naturale concilia il rispetto della tradizione con quello dell'ambiente, in Italia, rende noto la Coldiretti, è prodotto in terreni marginali altrimenti destinati all'abbandono, contribuisce a migliorare l'assetto idrogeologico delle colline e a combattere le frane e gli incendi, oltre a dare lavoro a circa 10 mila persone in un migliaio di aziende, principalmente dislocate in Toscana e in Veneto.
Sempre la Coldiretti evidenzia, tuttavia, che quest'anno si stima che le importazioni, prevalentemente dai Paesi del Nord e dell'Est Europa, supereranno la produzione nazionale. "Una tendenza – evidenzia la Coldiretti - favorita dalle esportazioni di prodotti di bassa qualità che raggiungono l'Italia dopo un lungo trasporto con mezzi inquinanti per essere venduti dai centri della grande distribuzione che spesso spingono anche verso l'abete di plastica".
Sara Marci