Airbus A320, continuano le indagini: perquisita la casa del co-pilota
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ROMA, 27 MARZO 2015 - Continuano le indagini dopo la tragedia avvenuta lo scorso martedì sulle Alpi francesi, quando un Airbus A320 della Germanwings è precipitato provocando la morte di più di cento persone.[MORE]
Secondo quanto riferito ieri in conferenza stampa dal procuratore di Marsiglia Brice Robin, che gestisce l’inchiesta, il copilota Andreas Lubitz, 27enne tedesco, avrebbe agito con "volontà deliberata", e, rimasto da solo in cabina di pilotaggio, avrebbe attivato i comandi per la discesa, rifiutandosi di "aprire la porta della cabina al comandante" ed azionando "il bottone per comandare la perdita di altitudine". Secondo quanto riferito da Cnn, inoltre, Libitz non avrebbe modificato i parametri della rotta ma soltanto quelli di quota, settandoli da 38.000 piedi a soli 100 piedi.
Intanto si continua ad indagare sull'accaduto: la polizia tedesca starebbe passando al setaccio la vita del co-pilota, nel tentativo di ricostruire le cause della tragedia. Agenti si sarebbero recati nell'abitazione dei genitori del ragazzo ed avrebbero portato via diverso materiale. Il portavoce della polizia Markus Niesczery ha fatto sapere: "Le autorità francesi non ci hanno dato alcuna informazione specifica riguardo a ciò che dovremmo cercare, ma ovviamente setacceremo l'intero appartamento". "Naturalmente ci auguriamo che questo fornirà indicazioni utili sulle motivazioni che hanno portato al disastro aereo ", ha infine aggiunto.
Il quotidiano tedesco Bild, che cita fonti della sicurezza, avrebbe intanto riferito che il capitano dell'Airbus, rimasto chiuso fuori dalla cabina di pilotaggio, avrebbe tentato di forzare la porta utilizzando un'ascia. La notizia non ha ancora avuto conferme da parte della compagnia di volo, sebbene un portavoce di Germanwings avrebbe riconosciuto che a bordo dell'aereo vi fosse un'ascia che "fa parte dell'apparecchiature di sicurezza di un A320".
(Foto dal sito julienews.it)
Katia Portovenero