Salute

Aids e Hiv, drammatico aumento dei casi in Lombardia: Milano sotto la lente d'ingrandimento

MILANO, 14 SETTEMBRE - È drammatico l’aumento dei casi di Hiv in Lombardia: + 20% solo dall’inizio dell’anno. Milano è uno dei focolai più pericolosi. Il grave, in tutto questo, è che i più giovani non vogliono farsi curare, mettendo così a rischio la propria e l’altrui vita. L’allarme è stato lanciato dopo che sono stati resi noti i dati in possesso dell’ospedale San Gerardo di Monza, che ha registrato i casi di Aids nell’ultimo anno in Lombardia, arrivando a stabilire che i malati nella regione sono circa 20.000. Numeri che si aggiungono alle circa 130.000 persone sieropositive in Italia. [MORE]

Favorita forse dal fatto di essere il capoluogo della regione e dall’essere molto popolosa, Milano e il suo hinterland risultano essere il luogo in cui risiedono nella quasi totalità i malati di Aids, con una stima di 15.000 sieropositivi (sui 20.000 totali della regione). Soltanto dall’inizio del 2017 si contano già 400 nuovi casi: un numero spaventosamente elevato per una malattia che potrebbe essere prevenuta se soltanto si attuassero le più banali forme di protezione.

Secondi i dati acquisiti, l’Aids e l’Hiv colpiscono in prevalenza i giovani, soprattutto maschi, di età compresa tra i 25 e i 29 anni. In questa fascia d’età si stima che il numero di contagi sia aumentato addirittura del 40%. Dati che dimostrano come gli sforzi di sensibilizzazione e informazione siano stati in parte vani, sviliti forse dalla noncuranza di molti soggetti. E, peggio ancora, i dati rivelano che questi stessi giovani rifiutano spesso le cure.

Se però da un lato la Lombardia pare detenere il triste primato del maggior numero di sieropositivi, nel resto d’Italia le cose non vanno di certo meglio. Secondo quanto riferito dall’Istituto Superiore di Sanità, nel 2015 si sono registrati 3.444 casi di sieropositività accertati – per cui potrebbe esserci un sottobosco di molti altri casi di cui non si è a conoscenza.

Le stime del Centro europeo di controllo delle malattie e dell’Oms Europeo parlano di almeno 122.000 persone affette da Hiv in Europa e inconsapevoli di esserlo. Ogni anno in Italia, sempre secondo i dati dell’ISS, si registrano tra i 3.500 e 4.000 nuovi casi di contagio o infezione. Il grande problema è che se una persona è sieropositiva, ma non sa di esserlo, diviene inconsapevolmente e a sua volta un veicolo di contagio, facendo così aumentare il numero di persone infette.

Claudio Canzone

Fonte foto: tg5.it