Salute
Aids: calano casi nel 2016, ma di meno tra giovani
ROMA, 27 NOVEMBRE 2017 - Scendono a 3.451 le nuove diagnosi di infezione Hiv nel 2016 ma il calo è minore tra i giovani al di sotto dei 25 anni. Il 35,8% delle nuove diagnosi è su persone di nazionalità straniera. [MORE]
Sono questi i dati illustrati oggi dall'Istituto Superiore di Sanità, nel corso della presentazione della nuova campagna di comunicazione sull'Hiv-Aids promossa dal Ministero della Salute e dall'Iss, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale per la lotta all'Aids dell'1 dicembre.
L'Italia è al 13° posto nella Ue ma il problema - ha detto il ministro Beatrice Lorenzin - è "la diminuita percezione del rischio soprattutto tra i ragazzi".
"E' allarmante - ha spiegato - che sia calato il livello di consapevolezza tra i giovani sui fattori di rischio e trasmissione dell'Aids. Fondamentale è quindi promuovere comportamenti di autoprotezione per sè e il partner, e bisogna alzare il livello di consapevolezza delle persone".
Da qui l'esegienza di promuovere una campagna di comunicazione sull'Hiv-Aids indirizzata in particolar modo ai più giovani, che comprende spot televisivi e iniziative di sensibilizzazione sui social media.
Della stessa opinione è il direttore del dipartimento malattie infettive dell'Iss, Gianni Rezza. Per lui, "a fronte di un leggero calo delle nuove diagnosi da Hiv nell'ultimo anno, abbiamo però registrato un aumento relativo dei casi proprio tra i giovani con meno di 25 anni; ciò vuol dire che in questa fascia la malattia sta diminuendo più lentamente". Questo, ha avvertito, "è dovuto a una perdita della memoria generazionale rispetto alla gravità di questa malattia".
Secondo le statistiche diffuse oggi, nel 2016 sono state riportate 3.451 nuove diagnosi di Hiv, 5,7 nuovi casi per 100 mila residenti. Si è osservato, inoltre, un aumento dell'età media alla diagnosi, nonchè un cambiamento delle modalità di trasmissione: diminuisce infatti la proporzione di consumatori di sostanze per via iniettiva ma aumenta la proporzione dei casi attribuibili a trasmissione sessuale, in particolare tra gay maschi.
Segnalati anche 778 casi di Aids conclamato. Per oltre il 50% dei casi, le persone non sapevano di essere sieropositive. In totale il 76,9% sono maschi, mentre le regioni con l'incidenza più alta di casi di Hiv sono Lazio, Marche, Toscana e Lombardia.
"C'è un aumento delle diagnosi tra le persone straniere, che totalizzano un terzo dei casi di nuove diagnosi sul totale", ha proseguito Rezza. Tra gli stranieri, il 65,5% dei casi è costituita da eterosessuali.
Daniele Basili
immagine da insalutenews.it