Ai primi posti in Italia per lo stato attuazione dei Gac Calabresi nel campo della pesca
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CATANZARO, 17 MARZO 2014 - L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra, nel commentare l’incontro, che si è svolto a Roma al Ministero delle politiche agricole sullo stato di attuazione dell’Asse 4 del Fep 2007-2013 (Fondo europeo per la pesca), ha preliminarmente espresso soddisfazione come Regione “per i contenuti dell’incontro senz’altro improntati ad un significativo spirito produttivo”.
Hanno partecipato all’iniziativa -informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - i rappresentanti della Commissione dell’Ue e di tutti i Gruppi di azione costiera d’Italia. I finanziamenti erogati dall’asse 4 del Fep, che mirano principalmente a creare attività economiche alternative e a migliorare la qualità di vita nelle regioni colpite dalla crisi dell'industria ittica, favorisco l’approccio territoriale, in virtù del quale le decisioni relative all'utilizzo dei finanziamenti vengono delegate a organizzazioni locali, note come gruppi di azione locale per la pesca.
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Proprio su questa linea, la Regione Calabria si è mossa e risposte positive sono arrivate dalla Commissione Ue alla nutrita rappresentanza calabrese, composta dai dirigenti regionale del Dipartimento agricoltura Cosimo Caridi (patrimonio ittico e faunistico, caccia e pesca) ed Ernesto Forte (servizi di sviluppo agrario, fitosanitario e valorizzazione del patrimonio ittico e faunistico), dal presidente AssoGac Antonio Alvaro e da alcuni rappresentanti del Gac “Costiera” di Crotone, “Costa degli dei” di Vibo Valentia e Bormas Borghi Marinari della Sibaritide.
La Commissione Ue e i rappresentanti del Farnet, rete europea delle zone di pesca che fornisce assistenza alle attività dei Gruppi di azione locale, ha verificato che lo stato di attuazione dei Gac Calabresi è ai vertici rispetto a quella degli altri Gac italiani, sia rispetto agli investimenti effettuati, sia rispetto allo stato di avanzamento dei lavori.
“Gli interventi messi in campo con i fondi comunitari – ha spiegato l’assessore Trematerra - servono a cambiare il volto e l’immagine della Calabria. Infatti, con riferimento al Fondo europeo per la pesca, la Regione a complemento degli altri strumenti comunitari, e tenute in considerazione le implicazioni socioeconomiche, può finanziare azioni in materia di sviluppo sostenibile e miglioramento della qualità di vita nelle zone di pesca, ammissibili nel quadro di una strategia globale di sostegno all’attuazione degli obiettivi della politica comune della pesca”.
Il dirigente generale del Dipartimento agricoltura Giuseppe Zimbalatti ha detto che “coerentemente al sostegno dello sviluppo della politica comune della pesca, nello specifico l’asse prioritario IV del Fep, che vive già la sua fase più importante e di carattere innovativo, prevede il diretto coinvolgimento delle realtà costiere locali, mediante l’operato dei Gruppi di azione costiera e si implementerà ulteriormente per dare impulso allo sviluppo economico della Regione”.
Notizia segnalata da Regione Calabria