Cronaca

Aggressione omofoba a Pisa: coppia picchiata in strada. Marrazzo: “C’è bisogno di una legge”

PISA, 5 OTTOBRE – Ennesima aggressione in Italia ai danni di persone omosessuali. Questa volta la violenza si è consumata a Pisa, in pieno centro. Erano circa le 23 di ieri quando due ragazzi gay sono stati avvicinati da tre giovanissimi, che prima li hanno insultati, e poi li hanno picchiati. A una delle vittime è stato sferrato un pugno al volto, che gli ha provocato la rottura degli occhiali e una ferita alla pelle sotto gli occhi. Il compagno è intervenuto con solerzia e ha tentato di difendere il suo ragazzo, ma nel parapiglia ha riportato alcune contusioni.

I due sono stati medicati al Pronto Soccorso della città e questa mattina hanno denunciato l’accaduto ai Carabinieri. Sembrerebbe che gli aggressori siano tutti minorenni. Gli uomini dell’Arma tentano di risalire all’identità degli autori del deprecabile gesto. Nella zona sarebbero presenti numerose telecamere di videosorveglianza. Si spera che i dispositivi possano aver immortalato la scena, in modo da fornire elementi utili alle indagini.

“Ai ragazzi aggrediti va la nostra solidarietà e l’invito a rivolgersi alla nostra associazione e all'Arcigay di Pisa per ricevere un sostegno legale ma anche di carattere morale e sociale”. A dichiararlo a InfoOggi Fabrizio Marrazzo, Portavoce di Gay Center e Responsabile del Numero verde Gay Help Line.

“Alla Gay Help Line, numero verde 800713713, arrivano oltre ventimila contatti l’anno da tutta Italia. Le segnalazioni possono essere effettuate tramite telefono, chat (Speakly.org), email, etc. Le persone che si rivolgono a noi hanno un’età dai 12 anni in su e subiscono discriminazioni a tutti i livelli in vari ambiti: scolastico, familiare, lavorativo e sociale. Ovviamente ci sono anche aggressioni che vengono perpetrate in strada da sconosciuti, come quanto accaduto ieri a Pisa”.

Marrazzo ha poi indicato in che modo si potrebbe concretamente ridurre il fenomeno delle aggressioni omofobe: “Affinché ci sia una svolta, c’è necessariamente bisogno di una legge. In assenza di una legge diventa difficile fare tutto. Ad esempio, riguardo la vicenda dei ragazzi aggrediti a Pisa, se ci fosse una legge contro l’omofobia quelle vittime potrebbero avere un’assistenza legale dedicata e un supporto immediato. Oggi il sostegno avviene in gran parte dalle associazioni, alle quali però non si può chiedere di sostenere tutti gli oneri. E’ complesso sostituirsi allo Stato”.

“Le aggressioni omofobe sono delle aggressioni di odio ai danni della minoranza LGBT e il dato più allarmante – conclude Marrazzo – è che solo una vittima su 40 pensa che denunciare possa migliorare la propria situazione. Lo pensano specialmente i più giovani, i quali temono oltre alle discriminazioni anche la reazione della propria famiglia”.

 Luigi Cacciatori

Immagine da: change.org