Agenzia Spaziale Italiana: Piero Benvenuti sarà il nuovo commissario
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ROMA, 16 NOVEMBRE - Dopo alcuni giorni di attesa, l’esecutivo ha rotto gli indugi ed il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, su proposta del Ministro della Ricerca e dell’Istruzione Marco Bussetti, ha emanato il decreto presidenziale che dispone il commissariamento dell’Agenzia Spaziale Italiana, per guidare la quale è stato contestualmente nominato il professor Piero Benvenuti. Il 72enne ex-ordinario di astrofisica all’Università di Padova succede così a Roberto Battiston, il cui incarico era stato revocato circa dieci giorni fa.
La carica di Benvenuti sarà comunque temporanea, dato che le sue funzioni di commissario straordinario cesseranno quando, tra qualche mese, sarà stato selezionato il profilo più adeguato dal punto di vista scientifico in base alle competenze indicate da un apposito bando che verrà messo a punto per attribuire un mandato presidenziale pieno. La nomina per decreto di Benvenuti è pertanto da considerare soltanto una soluzione-ponte, la cui esigenza è nata dall’improvvisa decisione dei vertici ministeriali di rimuovere l’ex-presidente Roberto Battiston, il quale aveva ricevuto il suo incarico nel 2014. Lo stesso fisico trentino aveva dichiarato, mediante un post pubblicato su Twitter, di essere rimasto sorpreso da quanto comunicatogli dal MIUR, definendo il suo caso come “il primo spoils system in un ente di ricerca” – facendo riferimento a quella pratica politica in base alla quale gli alti dirigenti della pubblica amministrazione vengono sostituiti a seguito di un cambio di governo. Battiston aveva dunque lasciato intendere di esser certo del fatto che la sua rimozione dall’incarico sarebbe dovuta esclusivamente a motivi politici, senza sottintendere alcuna valutazione negativa del suo operato alla guida dell’Agenzia.
In effetti proprio nel maggio del 2018 l’ormai ex-numero uno dell’ASI era stato confermato alla guida dell’ente, con un mandato rinnovato per altri quattro anni dal governo precedente. Battiston aveva ricevuto parecchi attestati di stima già nel corso del suo primo quadriennio da presidente, data la più che apprezzabile evoluzione del comparto aerospaziale italiano, con ricadute positive in termini economici e di affidabilità per tutte le imprese del settore. I risultati positivi dell’operato del suo predecessore sembrano essere peraltro riconosciuti dallo stesso Benvenuti, interpellato a caldo da “Repubblica” pochi minuti dopo aver ricevuto il decreto: “Ci conosciamo da lunga data e per avere gli aggiornamenti sull’attività dell’ente chiederò aiuto soprattutto a lui”. Anche secondo l’astrofisico veneto la scelta di rimuovere il collega avrebbe certamente sfondo politico, tuttavia Benvenuti ha voluto ricordare di essersi trovato in una situazione analoga alcuni anni or sono: “Dopo essere stato presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica dal 2003, quando a capo del dicastero competente c’era Letizia Moratti, nel 2007 decisi spontaneamente di lasciare: subentrato il nuovo governo, infatti, non ritrovai la stessa sintonia col nuovo ministro, Fabio Mussi, pertanto preferii dimettermi. Penso sia inutile fare battaglie quando si dipende da una volontà politica avversa”.
Piero Benvenuti assicurerà dunque continuità d’azione all’Agenzia che ha il compito di predisporre ed attuare la politica aerospaziale italiana. Da profondo conoscitore delle attività dell’Agenzia Spaziale Europea (di cui l’ASI è il terzo maggior contribuente) e dell’Unione Astronomica Internazionale (della quale peraltro è stato anche a capo), egli ha voluto rimarcare l’importanza delle interconnessioni lavorative tra le varie agenzie mondiali e quindi il rischio che un vuoto di potere nell’ASI avrebbe potuto arrecare danni alla posizione dell’Italia sulla scena spaziale internazionale.
Per coadiuvarlo nello svolgimento dell’incarico, è stato comunque nominato anche un sub-commissario, l’avvocato Giovanni Cinque, esperto di diritto aerospaziale, consulente legale di un’agenzia pubblica del Ministero della Difesa ed ex-consulente del CIRA, il Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali di Capua, partecipato proprio dall’ASI. Al di là del suo curriculum, sono in molti ad ipotizzare che Cinque possa essere da alcuni mesi vicino ad ambienti leghisti (così come del resto Benvenuti rispetto al M5S), ma molte polemiche si sono levate soprattutto per la sua storica collaborazione con Enrico Saggese, l’ex presidente dello stesso ente spaziale arrestato nel 2014 ed ancora a processo con le accuse di concussione e corruzione relative ad un presunto giro di appalti truccati. Entrambi i nuovi commissari straordinari hanno però voluto sottolineare di essere stati contattati direttamente dal Ministero della Ricerca e da Palazzo Chigi mentre erano dediti ad altri progetti, negando anzi qualsiasi affiliazione o frequentazione politica.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: asi.it