Economia

Agenzia del territorio, note spese "pazze" del suo direttore

ROMA, 28 DICEMBRE 2011- Davvero interessante ciò che emerge da un articolo a firma de "Il Fatto Quotidiano", inerente alla contabilità delle note spese del direttore Gabriella Alemanno (sorella del sindaco di Roma) e dalle fatture autorizzate dall’area comunicazione: poco meno di un milione e mezzo di euro speso in rinfreschi, pranzi, convegni e mostre. Alla faccia dell'Austerity. [MORE]

Tra le altre cose, come specifica "Il Fatto Quotidiano", la voce "rappresentanza e comunicazione istituzionale" sarebbe una new entry rispetto ai bilanci passati, passando da 80 mila euro a un milione nel 2010, per arrivare a toccare il milione e mezzo secondo le previsioni per il 2011. Come evidenzia il suddetto articolo, tra le spese, troviamo: 22 mila e 800 euro pagati all’Adnkronos per “supporto informativo multimediale” e 20 mila euro per i servizi della Mp group. Impressionano gl'importi delle fatture intestate alla società “Comunicare Organizzando” per esempio per la mostre dei 150 dell’Unità d’Italia (48 mila euro che però dovrebbero essere stati coperti dagli sponsor).

Passando in rassegna gl'importi , così come riportati dal citato articolo, colpiscono i soldi spesi dal direttore Alemanno (nominata a capo dell’Agenzia nel 2008), usando la sua carta di credito aziendale per le grandi "abbuffate" o, se non vogliamo polemizzare, per i pranzi di rappresentanza e via discorrendo. Come specifica "il Fatto Quotidiano", "La Bottega di Montecitorio di via della Guglia a Roma è usata dal direttore dell’Agenzia come una seconda mensa. Peccato per i prezzi. Il 17 marzo 2011 ha speso 107 euro pubblici e poi ancora il 31 marzo spende altri 90 euro, il 7 aprile (70 euro) e poi ancora il 29 settembre (60 euro) sempre con ignoto commensale. Il 14 aprile del 2011 per un pranzo parco (63 euro) ha dichiarato finalmente il suo ospite: è un suo amico di vecchia data, Antonio Liguori, nominato direttore generale del Teatro dell’Opera nel 2009, grazie al fratello Gianni Alemanno".

Sempre secondo quanto scrive "Il Fatto Quotidiano", l' Agenzia il 22 agosto del 2011 avrebbe pagato altri 780 euro per ospitare a cena al “Villa Oretta” di Cortina ben undici persone. Oltre ai dirigenti di Ance, Confedilizia e Scenari Immobiliari, presente alla cena anche “il sindaco di Roma Gianni Alemanno più ospite direttore Agenzia”. Risultano, inoltre, 616 euro spesi il 24 marzo per un pranzo con 28 ospiti, presso il “RomAntica” per “incontro con giornalisti stampa locale e referenti comunicazione”.

Ed ancora: "Il 25 febbraio all’Os club alle Terme di Traiano paga 48 euro, e poi ancora il 14 febbraio altri 185 euro a causa di un vino importante (un Tignanello) e ancora il 9 agosto al Panda in Galleria Sordi, ma poi torna alla solita “Bottega di Montecitorio” il 20 aprile (89 euro) e il primo giugno (70 euro) il 12 ottobre (110 euro) il primo aprile al “Caffè delle Arti” (105 euro) il 14 aprile alla sala da tè Babington (115 euro). Filippo La Mantia è uno dei preferiti. Il 12 maggio (100 euro); il 26 settembre (100 euro); il 13 aprile 2011 con due giornalisti di un’agenzia di stampa (129 euro). Il 29 gennaio alla ” Taverna San Teodoro” ci sono quattro persone a tavola con la Alemanno per 443 euro. Il 23 maggio lo scialo viene scoperto da due magistrati della Corte dei Conti. Seguono la Alemanno nel locale dello chef La Mantia e non la mollano fino al conto. Purtroppo però mangiano a sbafo e non battono ciglio quando lei striscia la carta dell’Agenzia: 230, 50 euro. Il 4 luglio il direttore si sposta a Bari e pranza alla “Pignata” con cinque persone, il conto da 365 euro per “rappresentanti autorità locali”".

La lista del "magna, magna" a spese dei contribuenti, sempre secondo "Il Fatto quotidiano", non finisce qui: "Il 14 agosto del 2011 è a Cagliari e pranza con il Prefetto, due avvocati dello Stato e dirigenti delle agenzie del territorio e del demanio. La spesa per 13 pasti a base di pesce dal “Corsaro Deidda” è di 890 euro. Il 10 maggio del 2011 la Alemanno vola in Veneto e mangia all’osteria “da Fiore” a Venezia. Il conto è di 810 euro. Oltre al presidente dell’Ordine dei notai e al direttore dell’Agenzia del Veneto, erano presenti tutti i controllori. C’era il responsabile audit dell’agenzia, il comandante regionale della Guardia di Finanza Walter Cretella Lombardo e il procuratore regionale della Corte dei Conti".

Tuttavia, come se questo non bastasse, ciò che  spiazza maggiormente, sono i soldi spesi nelle gioiellerie: 30 uova di struzzo decorate per 3 mila e 240 euro dalla gioielleria “Peroso”. Tale spesa viene giustificata dal responsabile comunicazione dell’Agenzia, Mario Occhi, “Sono state donate a rappresentanti di Stati esteri per esigenze di rappresentanza”. Inoltre,  sempre secondo "Il fatto Quotidiano", spesi 1296 euro per l'acquisto di 12 bicchieri in vetro soffiato dalla signora Maria Bonaldo di Mestre, che si dice conosca Gabrella Alemanno, destinazione ignota. “Saranno stati donati anche questi ad autorità estere”, specifica sempre Mario Occhi.

Infine, usati i soldi pubblici anche per la promozione di un film di Nigel Cole, una commedia sociale, “We want sex”, sulla battaglia delle operaie della Ford contro la discriminazione maschile: 800 euro per “affitto sala cinema Odeon per proiezione riservata del film il 17 gennaio 2011” più “vendita pop corn e bibita per 179 consumazioni, 5 euro cadauna, per un importo totale di 895 euro”.

E così, mentre il Governo Monti si appresta a rivoluzionare il Catasto, con tutto ciò che questo comporterà per gl'italiani, ricordiamo che tra gl'altri compiti, come specificano nel loro sito web, l’Agenzia del territorio “è attiva nella costituzione e nell’aggiornamento dell’anagrafe integrata dei beni immobiliari esistenti sul territorio nazionale e nell’integrazione delle attività in materia catastale con quelle attribuite agli enti locali”. Alla luce di quanto scritto fino ad ora, la cosa ci conforta molto.

(Fonte: Il Fatto Quotidiano)

Rosy Merola