Agenzia beni confiscati: Cgil, no a trasferimento sede Reggio
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Reggio Calabria, 17 marzo 2012 - La Cgil regionale e di Reggio Calabria "esprimono serie preoccupazioni circa l'ipotesi avanzata dal Prefetto Caruso di trasferire la sede dell'Agenzia Nazionale dei beni confiscati. Una decisione simile, cosi' rilevante anche per le motivazioni che sono state alla base della decisione della localizzazione a Reggio Calabria - si legge in una nota stampa - non puo' essere avanzata con motivazioni non chiaramente esplicitate. Sollecitiamo un confronto istituzionale per un approfondimento delle ragioni logistiche, organizzative e politiche che hanno reso complicato il lavoro e l'azione dell'Agenzia.
Il Prefetto Caruso devono chiarire e precisare quali sono gli ostacoli politici che si frappongono allo svolgimento dell'attivita' dell'Agenzia. Il Sindaco del Comune di Reggio Calabria ha il dovere di chiarire l'azione da lui svolta che viene definita negativamente dal Prefetto Caruso. Il Presidente Scopelliti oltre al no al trasferimento, se non vuole essere di facciata e di propaganda, deve svolgere un'attivita' istituzionale e anche diplomatica per determinare le condizioni per far rimanere e operare nel modo migliore possibile l'Agenzia dei beni confiscati se si e' realmente determinati al contrasto alla 'ndrangheta anche attraverso la confisca". La Cgil regionale e di Reggio Calabria "vigileranno, anche a livello nazionale, perche' non avvenga uno trasferimento ipotizzato che sarebbe letto come una sconfitta delle forze sane che si battono per la legalita' in Calabria e nel Paese".[MORE]