Politica

“Por Agenda urbana". Comuni: Catanzaro, Granato, ferita a democrazia, tornare al voto

Catanzaro, Granato, ferita a democrazia, tornare al voto  "Centrodestra vuole gestire fondi Por Agenda urbana"
CATANZARO, 3 FEB - "Le forze politiche presenti nel Consiglio comunale di Catanzaro devono assumersi la responsabilità di scegliere se, dopo la vicenda di Gettonopoli, tenere in piedi Sergio Abramo, gli altri colonnelli e i nuovi mercenari del centrodestra oppure se tornare al voto e ridare la parola agli elettori".

Lo afferma, in una nota, la senatrice M5S Bianca Laura Granato, che nel merito annuncia un'iniziativa pubblica per venerdì 7 febbraio a Catanzaro, alle ore 17 alla Casa delle Culture. "Non è possibile - prosegue - assistere in silenzio al tradimento degli elettori che si sta consumando nella città capoluogo della Calabria. Questo è un caso di interesse nazionale. Nello specifico c'è una gravissima ferita della democrazia, che si allarga giorno per giorno a discapito dei cittadini.

L'operazione che sta portando avanti il centrodestra è molto chiara: in attesa che arrivino i 40 milioni di euro di fondi Por per Agenda urbana, si sta preparando il terreno perché a gestirli sul piano dell'indirizzo politico sia Ivan Cardamone, protagonista dello svuotamento e del colpo di grazia all'economia del centro urbano, nonché noto delfino di Mimmo Tallini, storico 'barone di palazzo'. Le finte dimissioni dei consiglieri comunali forzisti, i vari cambi di casacca a sostegno del centrodestra, il 'mercato acquisti' e la ricomposizione degli equilibri interni allo stesso schieramento hanno un solo obiettivo, quello di gestire in compartecipazione politica la montagna di soldi con cui il Comune di Catanzaro realizzerà gli interventi previsti per Agenda urbana.

Noi siamo contrari a questi giochi di potere, che contrastiamo senza remore e a voce alta". "Confido - conclude Granato - che Nicola Fiorita, Fabio Celia e gli altri consiglieri comunali catanzaresi dimissionari a seguito dell'inchiesta Gettonopoli intendano, già dalla nostra iniziativa del prossimo 7 febbraio, proseguire con noi nella battaglia politica di smascheramento dell'asse Abramo-Tallini-Esposito-Parente, affinché si ritorni al voto e si restituiscano democrazia, dignità e libertà alla città di Catanzaro, che non merita di subire ancora questo regime".