Afghanistan: sale a 94 il numero di morti causati dalla bomba MOAB
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KABUL, 15 APRILE - La super bomba sganciata da un C130 americano sul distretto di Achin della provincia di Nangarhar avrebbe causato la morte di 94 militanti Isis secondo quanto riportato dal portavoce del governo provinciale, Ataullah Khogyani.
Fra le vittime vi sarebbero anche quattro comandanti dell'organizzazione guidata dal 'Califfo' Abu Bakr al-Baghdadi, ed i cui nomi, precisa un comunicato, sarebbero "Hamza Abubakar, Hamid, Muhammad Ibrani e Walaykin, fratello di Hazeez Saeed". [MORE]
Per l'Isis, invece, non ci sarebbero state vittime.
E' la prima volta che la superbomba Moab viene usata in combattimento. La 'Massive ordinance air blast' pesa quasi 10 tonnellate e ha la forza di distruggere tutto nel raggio di centinaia di metri. "Un altro grande successo, sono orgoglioso dei nostri militari", ha riferito Donald Trump. L'obiettivo, sostiene la Casa Bianca, sono "tunnel e grotte usate dai miliziani dell'Isis" e "sono state prese tutte le precauzioni per evitare vittime civili e danni collaterali".
L'uso in Afghanistan della potentissima Moab - alias 'Mother of all bombs' - da parte dell'esercito Usa ha messo in allerta i russi. RT Russia, infatti, sul suo account Twitter ha sottolineato che la bomba non nucleare più potente appartiene all'arsenale russo e si chiama 'Father of all bombs'. "La Madre di tutte le bombe non spaventa i russi, noi ne abbiamo una ancora più potente: gli americani avrebbero molta più paura del nostro 'padre'". La super-bomba russa, precisa il Moscow Times, ha una potenza equivalente a 44 tonnellate di tritolo contro i 'soli' 11 di quella Usa - e, a quanto pare, un raggio di distruzione maggiore. E' stata progettata nel 2007 - quindi è più recente - e ha un peso minore. Ma al contrario della Moab americana non è mai stata usata su uno scenario di guerra concreto.
Fonte immagine quotidiano.net
Claudia Cavaliere