Estero
Msf lascia Kunduz. Obama: "Ora l'inchiesta", ma l'Ong non ci sta: "Indagine indipendente e subito"
KABUL, 4 OTTOBRE 2015 – “Nel nostro campo non è rimasto nessun membro di Msf”, ha dichiarato oggi Kate Stegeman, responsabile della comunicazione dell’Ong il cui campo è stato bombardato ieri, durante un raid aereo compiuto dai caccia americani.
La portavoce di Médecins sans Frontières ha inoltre spiegato che alcuni tra i superstiti, pur di continuare ad aiutare la popolazione locale, hanno cercato appoggio presso altre strutture ospedaliere nei dintorni.
Il bilancio, rispetto a quanto calcolato nelle scorse ore, appare più grave: 22 vittime (contro le 19 di ieri), di cui 12 sanitari e 10 pazienti (tra cui tre bambini) e almeno 37 i feriti.
In una nota rilasciata dalla Casa Bianca, Obama esprime cordoglio per le vittime, riservandosi però di formulare giudizi soltanto in seguito all’inchiesta che porterà avanti il Pentagono: “Ho chiesto al dipartimento di tenermi al corrente delle indagini e mi aspetto un resoconto completo dei fatti e delle circostanze. Michelle e io preghiamo per tutti i civili colpiti da questo incidente, le loro famiglie e le persone care”, ha detto il presidente Usa dopo diverse ore di silenzio dall’accaduto. [MORE]
Il presidente ha anche spiegato di voler continuare "a lavorare a stretto contatto con il presidente Ghani, il governo afgano e i nostri partner internazionali per sostenere le forze di difesa nazionale afghane che lavorano per garantire la sicurezza al loro Paese".
Nel frattempo, però, non si fanno attendere le dure repliche di Msf: l’Ong continua, infatti, a sostenere che, al momento del bombardamento, non fosse presente alcun talebano armato all’interno della struttura. “L'edificio principale dell'ospedale, dove il personale medico si prendeva cura per i pazienti, è stata colpito ripetutamente e con estrema precisione nel corso di ogni incursione aerea, mentre il resto del compound è stato lasciato intatto. Condanniamo questo attacco che costituisce una grave violazione del diritto internazionale umanitario”, ha dichiarato Msf in una nota.
A queste parole fanno eco quelle del direttore generale di Msf, Christopher Stokes, che ha affermato: “Premesso che è stato commesso un crimine di guerra, chiediamo un'indagine trasparente, condotta da un organismo internazionale indipendente", visto che "l'edificio principale dell'ospedale è stato raggiunto più volte e con molta precisione dagli attacchi aerei, colpendo medici, pazienti e personale”. Non solo, ma Strokes ha aggiunto che “un’indagine condotta solo da una parte” non può essere accettabile e che, pertanto, è fondamentale creare immediatamente una commissione d’inchiesta indipendente.
(foto:rt.com)
Sara Svolacchia