Economia

Aeroporti, varato nuovo piano nazionale: atteso da quasi 30 anni

ROMA, 29 GENNAIO 2013 – Varato dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture l'Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale, contenente l'elenco degli aeroporti da salvare, nei confronti dei quali sarà mantenuta la concessione nazionale. “Sono state poste le basi per una riforma del settore attesa da quasi 30 anni”, ha dichiarato in una nota il ministro Corrado Passera. Tale provvedimento dovrebbe portare ad un riordino organico del settore aeroportuale sotto il profilo infrastrutturale, gestionale e della qualita' dei servizi.

Secondo quanto si legge nel indicato Atto, "Nel nostro Paese sono attualmente operativi 112 aeroporti, di cui 90 aperti al solo traffico civile (43 aperti a voli commerciali, 47 a voli civili non di linea), 11 militari aperti al traffico civile (3 scali aperti a voli commerciali, 8 a voli civili non di linea), 11 esclusivamente a uso militare”, aggiungendo che, “al fine di ridurre la frammentazione esistente e favorire un processo di riorganizzazione ed efficientamento, formula una proposta di individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, che costituiranno l'ossatura strategica su cui fondare lo sviluppo del settore nei prossimi anni". [MORE]

Nello specifico, gli scali indicati nel suddetto provvedimento: 

Aeroporti inseriti nella Core Network (considerati di rilevanza strategica a livello Ue in quanto pertinenti a città o nodi primari): Bergamo Orio al Serio, Bologna, Genova, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Roma Fiumicino, Torino, Venezia;

Aeroporti inseriti nella Comprehensive Network:
- con traffico superiore a 1 mln di passeggeri annui: Alghero, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze, Lamezia Terme, Olbia, Pisa, Roma Ciampino, Trapani, Treviso, Verona. o Con traffico superiore a 500mila passeggeri annui e con specifiche caratteristiche territoriali (unicità nell'ambito regionale o servizio a un territorio di scarsa accessibilità): Ancona, Pescara, Reggio Calabria, Trieste;
- indispensabili per la continuità territoriale: Lampedusa, Pantelleria.

Aeroporti non facenti parte delle reti europee:
- con traffico vicino al milione di passeggeri e con trend in crescita: Rimini;
- destinati a delocalizzare traffico di grandi aeroporti: Salerno.

“Per questi scali è previsto sia il mantenimento della concessione nazionale, sia la soluzione delle criticità relative al rilascio della concessione in gestione totale, ove essa sia mancante", conclude il citato Atto, il quale recepisce gli orientamenti comunitari e gli indirizzi governativi e parlamentari. L’iter procedurale prevede che questo venga inoltrato alla Conferenza permanente Stato-Regioni per la necessaria intesa e, successivamente, verrà adottato con un apposito decreto dal Presidente della Repubblica.

(Fonte: La Repubblica)

Rosy Merola