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Aereo scomparso MH370 Malaysian Airlines: 122 oggetti in mare, ma nessuna conferma. Dubbi sul pilota

KUALA LUMPUR (MALESIA), 27 MARZO 2014 - In data odierna il ministro dei trasporti malese, Hishammuddin Hussein, ha fatto sapere che sarebbero almeno 122 gli oggetti avvistati dai satelliti nell'Oceano Indiano del Sud, che potrebbero appartenere al Boeing 777-2H6 (ER) della Malaysia Airlines, scomparso lo scorso 8 Marzo.

Secondo quanto viene riferito dalle agenzie di stampa, il residuo più grande sarebbe lungo oltre 23 metri. Tutti gli oggetti si trovano in un'area di 400 chilometri quadrati di superficie, a 2.557 chilometri dalla città di Perth (Australia).[MORE]

Hishammuddin Hussein ha specificato: «Si tratta della pista più credibile che abbiamo». Le ricerche sono riprese quest'oggi, dopo una giornata di stop per via del maltempo. A partecipare sono dodici aerei ed alcune navi. L'operazione di recupero dei residui, al fine di poterli attribuire o meno al  Boeing 777-2H6 (ER) risulta essere difficile. Infatti, tutti sono stati avvistati una prima volta, ma non è stato possibile individuarli una seconda, probabilmente anche a causa delle condizioni meteorologiche.

Mentre le autorità della Malesia vengono accusate di aver nascosto alcune informazioni, che avrebbero spinto a comunicare l'annuncio dell'inabissamento nella giornata di Lunedì, la Cina sollecita il Paese a chiarire i dati che avrebbero consentito di trarre la conclusione annunciata dal premier Najib Razak.

Il quotidiano "Usa Today" fa sapere che alcune fonti investigative malesiane sospetterebbero del pilota del volo MH370, individuandolo come responsabile del disastro aereo. Zaharie Shah sarebbe «L’unico responsabile del disastro», aggiungono le fonti di "Usa Today". Sempre secondo la testata, gli investigatori avrebbero messo sotto pressione i familiari del comandante, al fine di poter capire l'eventuale motivazione che può averlo spinto a dirottare il velivolo.

(Immagine da lefigaro.fr)

Alessia Malachiti