Salute
Adiconsum su sanità: tagliare sprechi ma non il SSN
MILANO, 29 NOVEMBRE 2012 - Proseguono le polemiche e le discussioni, in merito alla sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale, sorte dopo le affermazioni fatte dal premier Mario Monti. “Sul Ssn la stampa ha creato una tempesta in un bicchiere d'acqua: non esiste l'ipotesi privatizzazione”, ha precisato il ministro della Salute Renato Balduzzi, intervenuto al Forum del Barilla Center, sottolineando che, “E' l'invecchiamento della popolazione a far sorgere il dubbio della sostenibilità in un sistema come il nostro che da' molto con poche risorse. I fondi integrativi ci sono da anni, problema è integrarli meglio. La sanità pubblica non e' a rischio, continua a godere di buona salute”.
Per ribadisce Pietro Giordano dell' Adiconsum, “Sanità istruzione e sicurezza devono rimanere, o tornare, pubblici e nazionali'', il quale prosegue puntualizzando che, ''La sanità richiede scelte di grande attenzione e responsabilità. Non solo tagli che producono solo abbassamento dei livelli di assistenza dei consumatori. Serve un welfare sociale condiviso con tutti i soggetti interessati, compresi i Consumatori”. [MORE]
Giordano, poi si è rivolto al ministro Balduzzi affinché solleciti l'apertura “urgente e indispensabile di un tavolo sui temi della sanità e sulla sanità integrativa tramite il confronto con le Parti Sociali”. Infatti, come sottolinea un un'indagine di Adiconsum sulla sanità, “l'assistenza sanitaria da parte dello Stato italiano sia sempre minore (l'Italia spende circa il 30% in meno della Germania, il 23% della Francia e il 16% del Regno Unito) e come essa sia sempre piu' a carico delle famiglie, evidenziando anche come come avanzi sempre più la sanità low-cost con un fatturato annuo di oltre 10 mld/anno”.
Giordano ha concluso, “Adiconsum è convinta che nella sanità occorra fare scelte di grande attenzione e responsabilità, se si vuole scongiurare da un lato il tracollo economico-organizzativo del SSN, dall'altro un'inesorabile transizione alla sanità privata tradizionale con costi elevati a svantaggio delle famiglie e delle categorie deboli”.
(Fonti: Ansa, Asca)
Rosy Merola