Cronaca

Addio a Melanie: l'icona di Woodstock e cantante di Brand New Key

ROMA, 25 GEN. - Nelle ultime ore è venuta a mancare Melanie Safka, nota come Melanie, all'età di 76 anni. L'annuncio della sua scomparsa è stato dato sui social dai suoi figli Leilah, Jeordie e Beau Jarred, i quali, dopo aver elogiato la madre, hanno invitato i fan a commemorarla accendendo una candela in suo onore. La talentuosa cantante, all'epoca di soli 22 anni, aveva catturato l'immaginazione del pubblico esibendosi a Woodstock nel 1969, diventando una delle poche artiste femminili ad esibirsi durante il famoso festival, insieme a Janis Joplin, Joan Beaz e Grace Barnett Wing, quest'ultima cantante dei Jefferson Airplane, nata nel 1939.

La sua esperienza a Woodstock ha ispirato uno dei suoi maggiori successi. Melanie, proveniente dai caffè di New York, si è esibita su uno dei palchi più iconici della storia della musica, affrontando anche una pioggia improvvisa poco prima dell'esibizione. Durante il suo momento sul palco, durante il quale ha eseguito "Beautiful People" e "Birthday of the Sun", la cantante ha notato alcune persone tra il pubblico che accendevano candele. L'anno successivo, accompagnata dal coro gospel di Edwin Hawkins, ha pubblicato "Lay Down (Candles in the Rain)", che ha raggiunto la sesta posizione nella classifica Billboard Hot 100.

Il culmine della sua carriera discografica è giunto nel 1971 con "Brand New Key". Nonostante abbia raggiunto la vetta della classifica Billboard Hot 100 nel dicembre 1971 e gennaio 1972, la canzone, inclusa nell'album "Gather Me" della cantante, è stata oggetto di censura da alcune stazioni radiofoniche. In un'intervista successiva, Melanie ha raccontato: "Non c'era un significato profondamente serio dietro la canzone, ma la gente ci leggeva delle cose. Hanno inventato storie incredibili su cosa dicevano i testi e cosa significava la canzone. In alcuni luoghi è stato addirittura bandito dalla radio. La mia idea riguardo alle canzoni è che una volta che le scrivi, hai ben poca voce in capitolo nella loro vita successiva". Le accuse dell'epoca si basavano sulla presunta allusione sessuale tra chiave e lucchetto, una tematica all'epoca considerata esplicita.