Cronaca
Addio ai vagoni letto. Polemica sui tagli
MILANO, 4 NOVEMBRE 2011 - Con l'undici dicembre 2011 finisce un pezzo della nostra storia. Quel giorno infatti termineranno i servizi dei treni con cuccette che dalla Sicilia e la Calabria attraversano il Paese e arrivavano al Nord Italia. Niente più viaggi infiniti, che ricordano quelli degli immigrati che dal Sud partivano per arrivare a Milano, o a Torino.[MORE]
I viaggiatori d'oggi possono scegliere tra le alternative molto meno scomode ma più costose, dall'aereo alle Freccie di Trenitalia, i nuovissimi treni ad alta velocità che collegano Venezia-Roma in tre ore scarse di viaggio. C'è da dire che però Palermo e Siracusa perderanno gran parte dei loro collegamenti diretti col Settentrione. Chi parte dal Piemonte, dalla Lombardia, dalla Calabria e dalla Sicilia, dovrà raggiungere Roma e da lì proseguire con un altro treno per la destinazione finale. Con l’orario invernale verranno soppressi anche il Bolzano-Roma notturno e al Palatino, il Roma-Parigi notte, che riprenderà il servizio a giugno 2012.
In più ci sono i tagli. Tra 700 dipendenti della società di gestione del servizio notturno, 430 di loro rischiano di perdere il posto. Così, ieri, si sono riuniti e hanno protestato alla Stazione Termini di Roma. A lamentarsi sono anche i viaggiatori, che in molti casi saranno costretti a prendere un aereo o a spendere più soldi per arrivare a destinazione. Ma se Trenitalia ha scelto di fare questi tagli è proprio per il calo progressivo dei passeggeri notturni sui treni: un crollo del 25%. «Si tratta di una scelta obbligata», dicono a Ferrovie dello Stato. Le colpe? Per Fs sono da addebitare ai voli low cost. Ma i sindacalisti e le associazioni di pendolari non ci stanno. Accusano la politica (troppo) industriale e le scelte strategiche del numero uno di Fs, Mauro Moretti, che vuole dare un’immagine di un’azienda privata piuttosto che quella di una compagnia ferroviaria che effettua un servizio pubblico.
Caterina Gatti