Cultura e Spettacolo

Addio ad Arnoldo Foà

ROMA, 12 GENNAIO 2014 - Aveva incantato gli italiani con la sua critica, la sua poesia e il suo grandissimo cinema. Ieri è venuto a mancare Arnoldo Foà, incredibile protagonista di un mondo fatto di piccole e grandi ingiustizie.

Nato a Ferrara nel 1916,  Foà capisce da subito che la sua vita sarà segnata dal teatro. Frequenta così il Centro sperimentale di cinematografia a Roma. Nel 1938, le leggi razziali lo costringono alla clandestinità. Pur di fare teatro, si crea nomi fittizi, facendosi conoscere in tutto il mondo e maturando quell'arte che lo renderà indispensabile negli anni successivi.[MORE]

Conclusa la guerra, Foà trova nei grandi classici del teatro la sua ragione di vita: “Delitto e castigo”, “La luna è tramontata”, “Enrico IV” sono solo alcuni titoli in cui presta il suo genio alla letteratura teatrale. Per tanti, però, Foà è il narratore per eccellenza.

Con una voce calda e inconfondibile, Arnoldo Foa approda prima in radio, poi nella neonata televisione. Dai programmi di attualità alle grandi storie tratti dai romanzi più avvincenti, Foà si mostra versatile anche in questo caso.

Unico scandalo sono i problemi con il fisco italiano nel 1994, che lo costingono per qualche tempo a esiliare in un paradiso fiscale.

Nel 2002, passa definitivamente al mondo letterario, leggendo per una casa editrice le migliori poesia della cultura nostrana, mentre due libri (pubblicati nel 2008 e nel 2009) ci lasciano l'ultima parola su quello che è stato un grande maestro, che non potremo mai dimenticare.

I funerali per Arnoldo Foà saranno laici e verranno celebrati sul Campidoglio.

Fonte: LaStampa.it

Fonte video: TGLa7

Annarita Faggioni