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Addio a Mike Nichols, diresse "Il laureato" e vinse tutto
NEW YORK, 20 NOVEMBRE 2014 - Regista totale, tra cinema, tv e teatro. Mike Nichols si è spento improvvisamente ieri sera all'età di 83 anni, come annunciato dall'Hollywood Reporter attraverso il comunicato di James Goldston. Aveva vinto tutti i principali premi dell'industria dello spettacolo: Emmy, Grammy, Oscar e Tony.
Nato il 6 novembre del 1931 a Berlino (il vero nome era Mikhail Igor Peschkowsky), fugge negli Stati Uniti per evitare le persecuzioni antiebraiche con la famiglia. La sua carriera inizia da attore, nella compagnia teatrale The Compass Players di Chicago, basata sull'improvvisazione ed antesignana di quella Second City che avrebbe lanciato John Belushi. [MORE]
Nel 1966 esordisce come regista cinematografico, portando sullo schermo la pièce Chi ha paura di Virginia Woolf? Solo due anni dopo ottiene l'Oscar per l'indimenticabile Il laureato, in cui dirige il debuttante Dustin Hoffman ed impreziosisce la colonna sonora con The Sound of Silence di Simon e Garfunkel.
Anche negli anni Settanta la produzione, per quanto non fittissima, resta di alto livello: dopo il surreale Comma 22, a tema antibellico, realizza Conoscenza carnale con uno straordinario Jack Nicholson. Come per Meryl Streep, è un sodalizio destinato a ripetersi.
Negli anni Ottanta torna ad ottimi risultati con Silkwood (5 nomination all'Oscar), ma va ricordato anche Heartburn – Affari di cuore sempre con la coppia Nicholson-Streep, mentre dei Novanta si segnalano Una donna in carriera, Cartoline dall'inferno, A proposito di Henry, Wolf - La belva è fuori. Con Piume di struzzo confeziona poi il riuscito remake de Il vizietto, mentre fuori concorso a Cannes presenta I colori della vittoria con John Travolta.
Negli anni duemila firma l'intricato Closer (cast con Julia Roberts, Cliwe Owen, Jude Law, Natalie Portman). Con La guerra di Charlie Wilson, l'attore Philip Seymour Hoffman, purtroppo anch'egli scomparso di recente, guadagna una nomination agli Oscar. In tv dirige la miniserie Angels in America, vincitrice di 5 Golden Globes, mentre nel 2012 vince il Tony Award con l'allestimento di Morte di un commesso viaggiatore.
Nonostante lo straordinario palmares e la brillante carriera, Mike Nichols era ancora sugli scudi. "Nessuno era più appassionato della propria arte come Mike", ha dichiarato James Goldston, Presidente della ABC News. "Si era di recente immerso nel nuovo progetto per la HBO di adattare Master Class, l'opera teatrale del vincitore dei Tony Award, Terrence McNally, sulla leggenda dell'opera Maria Callas". Ed aggiunge che l'impresa lo avrebbe riunito a Meryl Streep, riportando una dichiarazione che l'attrice rivolse una volta al regista: "nessuna spiegazione del nostro mondo potrebbe essere completa e nessun racconto o immagine così ricca, se non avessimo te". Un artista essenziale che ha attraversato i decenni con rinnovata creatività.
(in foto: MIke Nichols; in video: scena da Il laureato)
A.M.