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Addio a "90° minuto": la storica trasmissione calcistica verso la chiusura

FIRENZE, 01 DICEMBRE 2011- Alzi la mano chi, volente o nolente, appositamente o per caso, non abbia mai visto una puntata di 90° minuto. La trasmissione sportiva che negli ultimi 41 anni ha invaso un pezzetto della domenica di milioni di italiani e italiane.[MORE]

Un appuntamento immancabile per gli amanti del pallone nostrano che ha accomunato intere generazioni: si poteva essere in disaccordo sulla musica, sulla politica, sulla moda ma sul calcio 90° minuto calamitava tutti davanti alla tv, a gioire, a rammaricarsi e ad arrabbiarsi: insomma a vivere lo sport più amato in Italia in modo semplice e genuino.

L’idillio tra la storica trasmissione e gli italiani sembra però destinato a finire. Il motivo senza scomodare paroloni di sorta, consiste nei tagli che la nuova dirigenza della RAI ha previsto e che andrebbero, di conseguenza, ad eliminare dal palinsesto 90° minuto, in netto calo di ascolti.

 Bruna Liguori, moglie di Paolo Valenti, indimenticato conduttore della trasmissione, scomparso nel 1990 ha scritto un’accorata lettera al Corriere della Sera al riguardo. « 90° minuto è parte della storia italiana: è l'appuntamento fisso della domenica pomeriggio per milioni di sportivi». Spiega: «La trasmissione metteva d'accordo proprio tutti, anche le stesse donne, che in altre occasioni avrebbero protestato perché il marito vedeva troppe partite di calcio». Vero che quel tempo appare lontano, quando in casa c'era una sola televisione e per di più era in bianco e nero». «Perché non conservare almeno quel momento di genuinità della domenica? 90° minuto infatti non è da considerare solo una trasmissione calcistica, che parla di giocatori e gol. 90° minuto significa qualcosa di più. Quando infatti ci furono i primi episodi di violenza nello sport, sebbene ancora sporadici, Paolo Valenti e la sua trasmissione cominciarono a propagandare la non violenza e il fair play, tanto da divenirne il simbolo. Ed ecco perché ritengo che tutelare l'inno alla non violenza implichi la conservazione di 90° minuto ». Infine una riflessione amara della Signora Valenti<< Possibile che il denaro vinca su qualsiasi cosa?» .

90 ° minuto ha sofferto non poco l’avvento e la conseguente concorrenza delle pay tv che hanno sconfinato le frontiere della comunicazione sportiva, rendendola accessibile. Tuttavia nessuno in passato in viale Mazzini se l’era sentita di mettere in discussione la trasmissione, che nell’immaginario collettivo rappresenta quasi un dogma. Non è nostra intenzione fare appelli sulla questione, non ne abbiamo facoltà e tanto meno la presunzione. Esistono dei professionisti del settore che avranno il diritto e il dovere di decidere.

D’altro canto riascoltando la mitica sigla di 90° minuto, rammentando tutti i conduttori che si sono succeduti alla guida della trasmissione, ricordando l'attesa e l’emozione della visione di tutti i goal domenicali in famiglia, accusateci pure di eccessivo ed inopportuno sentimentalismo ma già subentra, in tutti noi, tanta nostalgia mista a malinconia.

Davide Scaglione