Chiesa e Società
Accoglienza reliquia del Beato Carlo Acutis a Santa Caterina dello Ionio
Santa Caterina dello Ionio - domenica accolta e venerata una reliquia ex capillis del Beato Carlo Acutis. Domenica 9 settembre, in occasione dell'inizio dell'anno pastorale, durante la celebrazione delle ore 11.00 in parrocchia si ha avuto la gioia di accogliere e poter venerare le reliquie di Carlo Acutis proclamato beato il 10 ottobre 2020 ad Assisi.
“Un momento di forte emozione", come ha spiegato il parroco, don Fabrizio Fittante che ha registrato la presenza di numerosi fedeli.
Il giovane milanese — che per molti è già «il patrono di internet» — era nato il 3 maggio 1991 a Londra, dove i genitori si trovavano per lavoro. Morì il 12 ottobre 2006, all’ospedale San Gerardo di Monza, a causa di una leucemia fulminante.
È il primo «millennial» a essere beatificato: la sua salma è stata composta e poi esposta al pubblico in tuta e scarpe da ginnastica. Carlo è anche il primo beato ad aver avuto in vita sua un profilo social su Facebook, attraverso il quale ha dato testimonianza della sua profonda fede. Da lì raccontava di sentire la presenza di Gesù «come un amico e «una persona viva». La madre ha raccontato che il figlio adolescente andava a prestare conforto, nel tempo libero, ai senzatetto di Milano.
Già dichiarato venerabile nel luglio 2018 da papa Francesco, che nell’esortazione apostolica «Christus vivit» lo ha proposto ai giovani come modello di santità dell’era digitale, Acutis diviene beato dopo che la Congregazione delle cause dei Santi ha esaminato un suo miracolo, avvenuto nell’ottobre 2010 nella chiesa di San Sebastiano a Campo Grande, in Brasile: dopo avere toccato una reliquia di Acutis un bambino che soffriva di una grave anomalia al pancreas è risultato completamente guarito.
Don Fabrizio, quindi, unitamente alla Confraternita di Santa Caterina Vergine e Martire, nella cui chiesa patronale verrà custodita la reliquia alla pubblica venerazione, ha pensato di dedicare una giornata a questo giovane Beato innamorato di Cristo sulla cui figura, qualche anno fa, gli stessi fedeli Caterisani si erano soffermati durante alcuni momenti di riflessione comunitaria.
Il giovane parroco, oltre all'esposizione della reliquia, davanti alla quale chiunque potrà sostare in preghiera, si é anche soffermato, nel “raccontare” la storia di un ragazzo che “anche se doveva andare contro corrente, non se ne faceva un problema cercando di testimoniare la sua fede quotidianamente. Disponibile con tutti, anche con chi lo derideva per questa sua scelta di vita, Carlo Acutis è stato un esempio, per i ragazzi, ma anche per noi adulti, riuscendo ad attrarre anche chi non lo comprendeva e dimostrando che il Vangelo è vita vera alla quale ciascuno è chiamato”.