Cronaca

Abusivi via Padova: centri sociali contestano Salvini. Lui se ne va mostrando il dito medio

MILANO, 26 MARZO 2015 - «Via Pietro Crispi 10 non è Milano ma Terzo Mondo». Questo quanto scritto quest’oggi su Facebook dal segretario della Lega Nord, Maurizio Salvini, subito dopo aver visitato lo stabile privato nella zona di via Padova all’interno del quale vivono diversi abusivi.

Un palazzo attorno al quale sono state numerose le polemiche, ma soprattutto i disagi. Sono infatti parecchi, più della metà, gli inquilini che risultano morosi e che continuano a non pagare le utenze. Addirittura il debito sarebbe giunto a circa 400mila euro.

La soluzione a tale problema, viene propinata dal leader del Carroccio nello stesso messaggio sopracitato: «45 appartamenti, 35 non pagano una lira, in un trilocale dormono in 25. Soluzione? Chiudere la via, dall’inizio alla fine, con polizia e carabinieri, suonare a tutti i campanelli. Ai regolari un saluto, per tutti gli altri sgombero ed espulsione, con le buone o le cattive». Parole quelle di Salvini che sembrano raffigurare un vero e proprio rastrellamento all’interno di un ghetto. Ma tant’è.

Intanto la visita del segretario della Lega in via Crispi non è stata di certo ben gradita da diversi consiglieri di zona e da una ventina di giovani dei centri sociali. I primi all’interno dello stabile hanno esposto uno striscione con la scritta “Via Padova è sempre antirazzista”, contestando al segretario della Lega di strumentalizzare tale visita ai fini della campagna elettorale per le prossime amministrative.[MORE]

I ragazzi dei centri sociali, invece, all’arrivo del segretario della Lega lo hanno accolto con un esplicito “Vattene razzista, merda”. Per tutta risposta, Salvini si è allontanato mostrando più volte il dito medio.

(Immagine da ilmessaggero.it)

Giovanni Maria Elia