Abusi su minore, tre anni e sei mesi di carcere all'ex portiere Sereni
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TEMPIO PAUSANIA, 30 GIUGNO 2015 – E’ terminato questa mattina a Tempio Pausania il processo con rito abbreviato contro l’ex portiere di Torino, Lazio e Sampdoria Matteo Sereni, accusato dall’ex moglie, nonché suo procuratore legale, Silvia Cantoro, di abusi sui figli minori. [MORE]
Tre anni e sei mesi di reclusione è la condanna, pronunciata dal Gup Marco Contu, per l’ex calciatore che perde anche la patria potestà. Sereni è stato condannato per fatti che sarebbero avvenuti in una villa in Costa Smeralda nell’estate del 2009.
«Sono sconvolto, ho perso ogni fiducia nella giustizia», questo il commento di Sereni, riferito dai suoi legali, poco dopo la sentenza di condanna per violenza su minore. «L'unica cosa che mi mantiene vivo è sapere che i miei figli conoscono la verità», ha concluso.
«Si tratta di una sentenza gravemente ingiusta che ci ha molto sorpreso e che certamente appelleremo», ha dichiarato la difesa. «La condanna riguarda un processo nel quale la denuncia proviene dalla ex moglie di Matteo Sereni nel corso di una asperrima separazione coniugale ed in cui persino la bambina, più volte registrata dalla madre, ha successivamente ammesso che le accuse al padre non erano vere», hanno proseguito gli avvocati Michele Galasso, Giacomo Francini e Giampaolo Murrighile.
Al contrario, Daniele Galloppa, avvocato dell’ex moglie, ha commentato: «In rappresentanza dei minori ribadiscono che la giustizia fatta con la sentenza non potrà mai ripagare i minori degli eventuali danni psicologici subiti per le condotte delittuose accertate».
[foto:tgcom24.mediaset.it]
Antonella Sica