Cronaca

Abusi sessuali sui detenuti: condannato a 4 anni l'ex cappellano di San Vittore

MILANO, 28 MARZO 2014 - Don Alberto Barin, il parroco di Desio nonché ex cappellano del carcere di San Vittore, arrestato il 20 novembre del 2012 per l’accusa di violenza sessuale sui detenuti, è stato condannato col rito abbreviato a 4 anni di carcere.

Una pena inferiore rispetto a quella richiesta dal procuratore aggiunto di Milano, Pietro Forno, e dai pm, Daniela Cento e Lucia Minutella, ovvero una condanna a 14 anni e 8 mesi per 12 casi di abusi sessuali, verificatisi tra il 2008 ed il 2012, nei confronti di 12 diversi detenuti, tutti uomini di origine nordafricana, di età compresa tra i 23 e i 43 anni.

Alla resa de conti, il gup di Milano ha giudicato alcuni di questi casi come di lieve entità e per altri ha riconosciuto il consenso indotto, derubricando così il reato di violenza in semplice concussione sessuale. In questo modo, il giudice Luigi Gargiulo ha condannato Don Barin, difeso dall’avvocato Mario Zanchetti, per la responsabilità di 8 dei 12 casi contestati dalla Procura.

Secondo le indagini compiute dalla procura milanese, l’ex cappellano di San Vittore, avrebbe approfittato dello “stato di bisogno” dei reclusi che a lui si rivolgevano per avere sigarette, shampoo, saponette, spazzolini o radioline. Di certo beni di non prima necessità, ma utili ad alleviare le pessime condizioni di vita alle quali i carcerati erano costretti, che Don Barin elargiva in cambio di favori sessuali.[MORE]

Gli abusi, secondo i pm, in alcuni casi avevano seguito anche quando i detenuti riacquisivano la propria libertà. Infatti, l’ex cappellano era solito invitare gli ex reclusi presso la sua abitazione al fine di ottenere altre prestazioni sessuali, giocando sulla presunta importanza dei suoi pareri di buona condotta utili alla scarcerazione degli stessi carcerati.

(Immagine da milano.corriere.it)

Giovanni Maria Elia