Politica
Abruzzo, mobilità passiva: per Chiodi solo 68 mln ma il PD attacca
PESCARA, 16 MAGGIO 2014 – Aria di campagna elettorale anche nelle questioni sanitarie: nel mirino delle discussioni c’è ora la mobilità passiva abruzzese. La mobilità passiva è intesa come il flusso di fondi sanitari in uscita dal territorio, dovuto dal numero di persone che si recano fuori dall’Abruzzo per curarsi. Secondo Chiodi i costi del rimborso sostenuto dalle casse regionali ammonta a 68 mnl, ma il PD non è d’accordo: i costi, condivisi anche dai sindacati e dal Tavolo di monitoraggio romani, ammonterebbero a 100 mnl.
Le stime sviluppate testimoniano un mobilità attiva verso il Lazio, il Molise e la Puglia, a fronte di un debito di mobilità passiva nei confronti delle Marche, del Lazio e dell’Emilia. I motivi che conduco alla mobilità passiva sono di diversi tipi, tra cui quella di confine, di specialità o i così detti “viaggi della speranza”.
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Secondo le dichiarazioni di Chiodi, i 68 mnl della mobilità passiva sono lo scarto tra la mobilità attiva (102 mnl) e il totale della mobilità (170 mnl) e corrispondono circa al 2,3% della spesa complessiva per la sanità, quindi un numero effimero se paragonato al totale di 2 miliardi e 300 mln speso; ‹‹in questi ultimi anni siamo riusciti a bloccare il trend negativo in salita, ora che e' stabile, l'obiettivo e' lo sviluppo del nostro sistema sanitario sia a livello ospedaliero che territoriale, vogliamo valorizzare le tante eccellenze che abbiamo e che hanno ricevuto apprezzamenti a livello mondiale ma magari continuano ad essere sconosciute sul nostro territorio›› spiega Chiodi in una nota.
Ma il PD non è d’accordo. Avvalendosi delle carte del Tavolo di monitoraggio romano, afferma che la spesa di debito consiste invece in 100 mnl. Tuttavia, nel verbali del Tavolo si evince anche una forte criticità nel definire le cifre reali della mobilità, in quanto le Asl registrano in modo diverso la mobilità e comprendono, a volte, anche la mobilità straniera. ‹‹Il saldo della mobilità passiva era di 6 mln nel 2008 ed è di 100 mnl alla fine del mandato Chiodi›› afferma Silvio Paolucci, segretario regionale del PD ‹‹e questo perche' i tagli con l'accetta attuati da Chiodi hanno impoverito l'offerta sanitaria in Abruzzo, costringendo migliaia e migliaia di cittadini a mettersi in viaggio per il diritto ad essere curati. Le conseguenze sociali sono sotto gli occhi di tutti: ospedali sovraccarichi, liste d'attesa lunghissime, personale senza fiato››.
I termini con cui si potrebbe favorire una minore mobilità fuori regione sono piuttosto da ricercarsi in una migliore qualità ospedaliera con centri di eccellenza per casi particolari, in migliore aspetto alberghiero considerando anche gli accompagnatori dei malati e in un utilizzo più frequente anche della sanità privata per aumentare le prestazioni specialistiche.
Erica Benedettelli
[immagine da gazzettacommerciale.it]