Politica

Giglio: Abramo si ricandida, ma il problema e' costruire l'alternativa

CATANZARO - Il Sindaco Abramo annuncia, con largo anticipo, la sua ricandidatura, come espressione del centrodestra. Evidentemente ritiene di avere fatto un buon lavoro, e di avere operato nell'interesse della Città. Chi, in questi anni, è stato all'Opposizione, e ha svolto il suo ruolo con onestà e trasparenza, la pensa diversamente, e lo ha detto e ridetto in tutti i modi possibili. Abramo, Sindaco di Catanzaro per ben quattro volte, e nel frattempo anche Consigliere regionale e Amministratore della SoriCal, è stato ed è politico e amministratore dalle innumerevoli contraddizioni, peraltro sempre messe in evidenza.  [MORE]

Di queste, e dell'apparato di potere incentrato sull'uso distorto della macchina amministrativa (della quale ci si è guardati bene dal sanare i difetti strutturali, e anzi lasciandoli in evidenza, in modo da intervenire in forma clientelare con favori e promesse, schema che soprattutto nei quartieri periferici è ormai consolidato) che lo sostiene e che lo ha sempre sostenuto, nonostante avesse cercato ogni tanto di vestire gli improbabili panni del Sindaco “antisistema”, abbiamo scritto e detto tanto, in questi anni. A questo punto, bisogna essere chiari e onesti: qualsiasi critica, anche solida, ragionata e circostanziata, ad Abramo e al centrodestra, sarà sterile e inconcludente se a questi non saremo in grado di opporre una valida alternativa.

Chi ha fatto realmente opposizione in questi anni in Consiglio comunale, pur con tutti i suoi limiti, ha fatto o cercato di fare il suo, esercitando l'essenziale funzione di controllo democratico, e formulando proposte che rappresentassero diversità non soltanto politiche ma anche etiche. A distanza di un anno dalle elezioni, il centrosinistra ha tutto il tempo per mettere in piedi un percorso di vero cambiamento.

“Cambiamento”, parola vuota, se non si capisce che per cambiare bisogna essere alternativi. Alternativi rispetto a chi pensa e gestisce la macchina politico-amministrativa e il potere come fini, anziché come mezzi per realizzare un miglioramento della qualità della vita dei cittadini; alternativi rispetto a chi si bea di (piccole e grandi) posizioni di rendita, senza avere lasciato ai cittadini, in decenni di politica, altro che macerie; alternativi rispetto a chi non ha per Catanzaro uno straccio di idea né a breve, né a medio, né a lungo termine; alternativi rispetto a chi non ha mai conosciuto la differenza tra “diritti” e “favori”, o l'ha conosciuta e l'ha manipolata a suo piacimento; alternativi rispetto a chi predica bene, e poi razzola male; alternativi rispetto a chi vive in stanche e inutili liturgie di partito, in stanchi e inutili sproloqui in politichese; alternativi anche rispetto a chi si parla addosso, a chi vive e opera con l'ossessione di dover dimostrare al mondo di essere più “duro e puro” degli altri, senza poi riuscire a guardare al di là del proprio naso; alternativi rispetto a chi pensa, parla e opera con miseria umana e violenza in tutte le sue forme (fisica ma anche verbale); alternativi rispetto a chi ha fatto della Politica un mestiere; alternativi rispetto a chi non ha il coraggio di scegliere ciò che è giusto, anziché ciò che è comodo; alternativi rispetto a chi vede nella Cultura in tutte le sue forma un inutile trastullo per perditempo; alternativi rispetto a chi professa e pratica la mediocrità e il degrado; alternativi, insomma, rispetto a chi ha sempre pensato la Politica e la pubblica amministrazione come giochini dove vedersi i propri comodi.

Dice un grande Cantautore, “Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà...”; partiti, associazioni, cittadini, sapranno, sapremo, tessere, assieme, un ragionamento che sia, realmente, alternativo? Sapranno, sapremo, dare un senso ad un nuovo percorso, dando speranza a Catanzaro e ai catanzaresi? Sapranno, sapremo, costruire un'alternativa che sia qualcosa di diverso da una brutta copia del centrodestra, sia nelle sue idee che nelle sue forme e rappresentazioni? Sapranno, sapremo, elaborare un progetto qualificato e credibile, che sia compreso dai cittadini e che faccia nascere speranza ed entusiasmo? Non si può continuare a stare a metà del guado. Se si ha intenzione di costruire una vera alternativa, bisogna farlo immediatamente; altrimenti, la riconsegna della Città nelle mani e di Abramo e del centrodestra, sarà scontata, e non avrà senso neanche spendersi in inutili, finte e poco credibili parate. È un ragionamento duro, e sicuramente scomodo, ma necessario. Sapranno, sapremo farlo? Non è, ancora, troppo tardi.


Notizia segnalata da Antonio Giglio, Consigliere comunale di Catanzaro