Cronaca

A Ventimiglia il Comune concede l'Auditorium settecentesco ai "figli di papà": è polemica

VENTIMIGLIA (IM), 09 NOVEMBRE 2011- “ Quanto successo in una notte di fine ottobre a Ventimiglia deve far riflettere tutti gli italiani, e non solo i ventimigliesi, sulla concezione di democrazia che questi politici del centro- destra, ricalcando le orme ed i comportamenti del loro Capo Silvio Berlusconi, hanno e cioè della loro abitudine a considerare gli spazi pubblici come proprietà personale allo steso modo in cui si comportavano i signorotti ed i tiranni d’epoca rinascimentale”: [MORE]

con queste parole il Partito Democratico intemelio, raccogliendo il senso di nausea che pervade dopo quanto successo buona parte della popolazione del Centro Storico di Ventimiglia, si è espresso chiedendo le dimissioni immediate del Direttore Generale del Comune Marco Prestileo. Nell’ultima notte del mese di Ottobre, infatti, il Comune di Ventimiglia, con una decisione quantomeno originale, ha concesso l’auditorium di San Francesco, sito all’interno dell’omonima chiesa sconsacrata a Ventimiglia Alta, uno dei più incantevoli centri storici della Liguria, ad un gruppo di ragazzi, tutti liceali od ex liceali figli dei professionisti, dei politici e dei Dirigenti comunali più in vista della città.

Tra di essi vi era pure il figlio dello stesso Direttore Generale del Comune che personalmente ha aperto ai ragazzi i battenti dello storico edificio. Solitamente, anzi obbligatoriamente considerato il regolamento relativo, il Centro- culturale, deliziosa bomboniera settecentesca restaurata una quindicina d’anni fa dall’allora Sindaco di centro- sinistra Claudio Berlengiero, dovrebbe invece ospitare solamente dibattiti e manifestazioni a carattere culturale.

Le immagini della festa, postate su “ You Tube” dagli stessi partecipanti, al contrario, testimoniano come essa di culturale non avesse proprio niente, anzi vi si possono scorgere i partecipanti mentre si abbandonano a colossali bevute, mangiate o mentre, con i loro stivali anfibi salgono sui preziosi altari settecenteschi o scalano le scanalature settecentesche per farsi ritrarre in posa nelle nicchie che si aprono lungo i muri perimetrali dell’edificio.

Oggi il Direttore Generale Prestileo offre le proprie dimissioni ma alle opposizioni nel Consiglio Comunale di una città la cui amministrazione oggi è oggetto di un approfondito esame da parte della speciale Commissione ministeriale d’accesso che dovrebbe tra pochi giorni decidere se farla sciogliere o meno per fatti di mafia, ciò non basta. Il centro- sinistra a Ventimiglia mira al bersaglio grosso cioè ad ottenere le dimissioni del Sindaco Gaetano Scullino che, tra l’altro, ha ritenuto in capo alla propria persona le deleghe in materia di cultura.” Quando ne chiediamo noi l’uso per svolgervi manifestazioni a carattere sociale e culturale a favore dei cittadini del Centro Storico, in Comune ci fanno sempre un sacco di difficoltà, se ne pretendono l’uso per finalità ludiche, invece, i figli di papà lo ottengono senza batter ciglio.

E’ un comportamento arrogante e scandaloso” replicano stizziti gli abitanti di Ventimiglia Alta, rappresentati dal proprietario del più bel bar- pasticceria del borgo, Domenico Romano. Anche la parrocchia della trecentesca Cattedrale, che qui svetta sui tetti delle case, la pensa allo stesso modo tanto che la decisione dell’Amministrazione Comunale intemelia è stata fortemente stigmatizzata dal suo Vice- parroco. Una riflessione però ora è d’obbligo: quanti casi come quelli di Ventimiglia esistono in giro per l’Italia a conferma dell’arroganza di una classe politica, quella della cosiddetta “ Seconda Repubblica” arrogante ed auto- referenziale?
 

Sergio Bagnoli