Cultura e Spettacolo

A tu per tu con l'autrice del libro "Contabilità Presunta": Valentina Coccellato

BOLOGNA, 1 FEBBRAIO 2013 – Un'autrice esordiente, un libro che valica i confini, i limiti imposti dalla società. E' lei, Valentina Coccellato con la sua prima opera: “Contabilità Presunta”. L'amore, l'amore sempre anche al centro di un caso irrisolto, di un omicidio. L'amore di un uomo per un uomo. La tematica forte dell'omosessualità. I conflitti, le perdite, l'odio e poi ancora l'amore che ritorna, trionfa, non muore sotto le accuse di un mondo antiquato.[MORE]

“Perché l'omosessualità?perché dovevo dare una caratteristica al personaggio principale, una caratteristica così forte che lo inducesse a fare determinate azioni. Ci sarà questo conflitto interiore, vivrà la sua omosessualità come un problema poiché gli verrà inculcato come tale sin dall'infanzia e chi glielo presenterà come tale, sarà proprio colei che lo ha messo al mondo: la madre.” Una tematica forte che verrà rappresentata in maniera sublime nel romanzo, le parole scaveranno nell'anima del personaggio e lasceranno che ci appaia l'essenza, la verità nascosta. Il Commissario Tancredi, protagonista. Amore e odio si fondono, il conflitto materno incide profondamente il carattere, le idee del protagonista. L'odio per la madre diventa pura avversione verso le donne, la tematica della misogina si fa spazio ma tutto trova il suo tempo e tutto ritorna all'unica essenza che legherà i protagonisti. Si, perché sebbene il maschilismo, le donne si creeranno il loro spazio, saranno un punto di forza e smuoveranno le acque, daranno vita proprio com'è nella loro natura.

CENNI AUTOBIOGRAFICI:L'autrice ci svela un po' di se che si cela dietro le pagine del libro. “Ho distribuito nei vari personaggi la mia personalità, non l'ho voluta incentrare solo ed esclusivamente su uno di loro. No, bensì in ognuno c'è un po' di me. Persino la figura del nonno, un nonno eccezionale, sarà fondamentale. Si, quello sarà mio nonno. Poi ci sarà il teatro, un cane che sebbene sembri una figura irrilevante, assicuro che non lo è affatto. Tutto è parte della vita, tutto alla fine porta ad un'unica essenza.” La scrittura è vita che giace in queste pagine di libro, scrittura che la Coccellato ha sentito sua sin dall'infanzia. “La prima poesia risale a quando avevo cinque anni”, mi dice sorridendo. Si è fatta conoscere attraverso pagine di social network come “Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli” e la sua penna non è mai stata indifferente, mai passata inosservata, bensì si è incisa in chi ha saputo coglierne le delicate sfumature. Non resta che lasciarsi trasportare da queste tematiche forti, coinvolgenti, che collidono e dal quale scontro nasce la verità nascosta: "Vivere, amare, provocare. C'era tempo. C'era gabriele e poi di nuovo Gabriele. Prima di tutto. Prima della verità, prima ancora di un omicidio".

(immagine da books.university.it)

Rossella Assanti