Cronaca
scuola di Braille
Catanzaro - 21 febbraio: celebrata la IV Giornata Nazionale del Braille.
Sabato scorso è stata celebrata a Catanzaro la “IV Edizione della Giornata Nazionale del Braille”, con un seminario da titolo: “Il Braille: una cultura da condividere insieme” .
Il seminario, tenutosi presso la sala Petri della Curia Arcivescovile di Catanzaro - Squillace, ha visto la partecipazione e l'intervento di autorevoli esponenti del mondo politico, religioso ed accademico ed inoltre, massiccia è stata anche la partecipazione di diverse scuole della provincia.[MORE]
La presenza dell’opera Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti a Catanzaro - la cui missione opera da oltre novanta anni - ha permesso di organizzare questo importante evento sociale e culturale, teso a far conoscere più da vicino Braille ed il suo sistema.
Tra le tante le scuole presenti, anche la neo scuola media di S.Elia-Pentone, che su impulso del consigliere del Comune di Pentone Brunella Scozzafava, ha garantito la sua folta presenza al seminario.
Tutti gli alunni della scuola di S.Elia si sono dimostrati particolarmente interessati ai temi trattati ed alle prove pratiche ed hanno espresso parole di graitudine nei confronti degli insegnanti e del loro Preside - Prof.ssa Raffaela Vaccaro - che hanno permesso loro di conoscere più da vicino questo sistema.
Brunella Scozzafava, ha peraltro promesso agli stessi studenti, che ben presto organizzerà un'iniziativa simile sul territorio, in modo tale da consentire anche ad altri ragazzi di conoscere le prove pratiche del sistema Braille.
Questo seminario, è una delle tante iniziative che l’UICI di Catanzaro sta portando avanti, ha, infatti, già organizzato altri seminari, convegni, tavole rotonde su temi quali: "la prevenzione alla cecità" , "il recupero visivo alla riabilitazione funzionale e sociale", oltre a tante iniziative finalizzate all’istruzione e alla formazione professionale, atte a garantire anche un giusto collocamento lavorativo.
Nel corso del seminario di sabato, si è voluto anche celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, con l’esecuzione dell’Inno di Mameli e del “Và Pensiero” di Verdi.
Al seminario, oltre a S.E. Mons. Ciliberti erano presenti il Prefetto Antonio Reppucci; il Sostituto Questore di Catanzaro, Domenico Amelio; l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Francescoantonio Stillitani; l’Assessore Comunale al Lavoro e alle Pari Opportunità, Tommasina Lucchetti.
A presiedere la seduta, il Presidente Provinciale UICI di Catanzaro, la gentilissima signora Luciana Loprete; il Vice Presidente Nazionale UICI, l’avvocato Giuseppe Terranova; il Direttore Centro Regionale della Scuola Cani guida per ciechi “H. Keller”, il dottor Fabrizio Zingale; il Presidente Regionale UICI della Calabria, la dott.ssa Annamaria Palummo, insieme all’ausilio della Prof.ssa Antonietta Marchese, delegata dal Rettore dell’Università Magna Graecia alla disabilità; il Prof. Antonio Venturini; il Prof. Fiore Isabella e la dott.ssa Lavinia Garufi. Moderatore il bravo conduttore televisivo Domenico Gareri.
Molto bello il discorso con cui il Presidente dell’UICI Signora Luciana Loprete ha inteso salutare i presenti, ma soprattutto ricordare Louis Braill,dicendo: “Rivolgo il principale pensiero di riconoscenza a colui il quale ha apportato il più grande contributo all’emancipazione dei non vedenti, dandoci modo di non rassegnarci all’emarginazione causata dall’handicap. Ecco perché questa giornata viene commemorata a distanza di tempo dalla sua morte, a livello nazionale… Tutto ciò per far sì che ci sia un sempre maggiore impegno da parte delle Istituzioni Pubbliche e degli Organismi del settore sociale, di promuovere iniziative idonee a sensibilizzare solidarietà, con seminari, studi, dibattiti per scuole e mass media. Nell’ambito di tale giornata è essenziale richiamare l’attenzione dando corretta informazione sulla notevole importanza che il sistema Braille riveste nella vita delle persone non vedenti e di quanti sono coinvolti direttamente o non, alle loro vicende, al fine di sviluppare pratiche collettive e atteggiamenti abituali che applichino l’inclusione sociale, dando a tutti l’opportunità di vivere una vita serena, pur con il peso e il disagio della disabilità visiva. Ogni essere umano ha delle qualità; bisogna cercarle e tirarle fuori…e – ha concluso - Tutti possono farcela…”
Mario Sei