Scienza & Tecnologia
A Roma acceleratore di particelle Super B compagno del Lhc del Cern
Roma, 11 giugno – Sorgerà a Roma, nei pressi dell'Università di Tor Vergata, l'acceleratore di particelle Super B. Questa macchina sarà uno dei progetti previsti dal Programma Nazionale per la Ricerca varato dal Ministero dell'Istruzione nel mese di aprile.
Il Super B agirà in modo complementare all'acceleratore Lhc del Cern di Ginevra, ma essendo più piccolo funzionerà come una sorta di lente d'ingrandimento che consentirà ai fisici di osservare nel dettaglio i fenomeni che il Large Hadron Collider mostra in grande scala.[MORE]
Questo progetto coprirà un'area di circa 30 ettari, con una circonferenza di 1,5 chilometri, e sarà ben collegato con la sede dell' Infn di Frascati: il costo sarà di circa 600 milioni di euro.
Lo scopo del Super B, in collaborazione con l' Lhc svizzero, è quello di far luce su questioni della fisica ancora poco chiare come la maggior quantità di materia rispetto all'antimateria al momento del Big Bang o lo studio delle forze che tengono unite le particelle subatomiche. Ma non è tutto, perché l'acceleratore di Tor Vergata avrà anche altri impieghi oltre alla fisica: potrà infatti essere usato per ricerche nell'ambito delle nanotecnologie, della biomedicina e della biologia.
Petronzio, presidente dell'Infn, ha dichiarato che è la prima volta che un macchinario per l'accelerazione di particelle viene progettato per soddisfare le esigenze della fisica applicata e della fisica fondamentale”. Per poter rendere operativo il Super B- ha continuato Petronzio- servirà una comunità scientifica di circa mille persone tra fisici e tecnici nell'area di Tor Vergata.
Andrea Speziale