Cultura e Spettacolo
A Pif è assegnato il Premio Francese grazie alla sua pellicola: La mafia uccide solo d'estate
PALERMO, 25 GENNAIO 2014 - Non è l'autore di un'inchiesta quest'anno a vincere il Premio giornalistico Mario Francese, ma Pif, regista, soggettista, sceneggiatore e attore protagonista di un film: lo ha deciso all’unanimità la giuria, presieduta da Gaetano Savatteri.
Per la prima volta nella sua storia, così, il riconoscimento legato alla memoria del cronista del Giornale di Sicilia ucciso da Cosa nostra il 26 gennaio 1979, è stato assegnato all’autore di “La mafia uccide solo d’estate”, il lungometraggio con cui il palermitano Pierfrancesco Diliberto, per tutti Pif, ha raccontato in modo diverso, ma con l’attenzione, l’efficacia e lo scrupolo documentaristico del cronista, cos’è stata la lotta alla mafia negli anni di piombo di Palermo, riscuotendo un notevole successo di critica e di pubblico.
Pif è stato premiato dalla giuria per l’alta qualità dell’opera cinematografica da lui realizzata: un film coraggioso, capace di affrontare il tema della lotta alla mafia sotto un profilo mai visto finora, ironico e impegnato al tempo stesso, ricco di dettagli che aiutano a tenere viva la memoria di ciò che è stato, perché ricostruiti con l'atteggiamento del vero giornalista. Pierfrancesco Diliberto giornalista non è, ma lavora da anni con notevole intuito professionale e manifestando doti investigative. Per questo suo spirito l’Ordine dei Giornalisti lo invita ad entrare a tutti gli effetti nella “grande famiglia” dell’informazione.
Ester Castano, giovanissima giornalista precaria capace di denunciare le infiltrazioni della 'ndrangheta nel Comune di Sedriano e minacciata per i suoi articoli, ha vinto invece il premio giornalistico intitolato a Giuseppe Francese, figlio del giornalista Mario, prematuramente scomparso nel 2002, dopo aver contribuito a rendere giustizia al padre. Sedriano è stata la prima amministrazione lombarda ad essere sciolta per infiltrazioni mafiose.
Altri riconoscimenti sono stati attribuiti a due esperti cronisti, Delia Parrinello e Franco Viviano, e ad Antonio Condorelli, giornalista anche lui esperto, ma ancora giovane e impegnato sul fronte della cronaca nera e giudiziaria a Catania. Un riconoscimento anche a Valerio Cataldi, del Tg2, autore dello scoop sul trattamento antiscabbia nel Centro di accoglienza di Lampedusa. Fra i premiati ancora il regista Ruggero Gabbai, autore di importanti lavori sul valore della memoria nell’Olocausto e nella lotta a Cosa nostra (“Il viaggio più lungo” e“Io ricordo”), e due coraggiosi sindaci donna, Giusi Nicolini, di Lampedusa, e Lea Savona, di Corleone.[MORE]
La cerimonia di consegna dei premi si svolgerà lunedì 27 gennaio, con inizio alle 17, nell’aula magna dell’Istituto alberghiero Piazza di corso dei Mille, a Palermo. Durante la manifestazione la sala, per iniziativa del preside, Rosolino Aricò, sarà intitolata a Mario Francese. A fare da padroni alla cerimonia saranno i giornalisti Elvira Terranova e Riccardo Lo Verso.
Non si limitano alla giornata di lunedì le manifestazioni in memoria del giornalista Francese. Si è cominciato oggi, al Liceo scientifico Don Colletto di Corleone, con un incontro-dibattito su “La memoria in piazza”. Intervengono Gianfranco Zanna, Lea Savona, Dino Paternostro, Franco Nicastro e Riccardo Arena. Subito dopo il Comune dedicherà a Mario e Giuseppe Francese la piazza del paese in cui sorge la chiesa di Santa Maria.
Domani, alle 9,30, in viale Campania, su iniziativa dell’Unci, la cerimonia nel 35° anniversario dell’omicidio: su richiesta dell’Unione cronisti, il Comune dedicherà l’aiuola spartitraffico, arredata a verde, a Mario Francese. Sempre domenica, ma a Siracusa, città di origine di Francese, alle 9,45, in piazza Leonardo da Vinci, l’Assostampa provinciale deporrà un omaggio floreale ai piedi della lapide che ricorda il cronista del Giornale di Sicilia.
Lunedì le manifestazioni iniziano alle 10 con la proiezione - offerta dall’Uci Cinemas a 350 studenti di Brancaccio e Corleone – de La mafia uccide solo d’estate, in una delle sale del Forum Palermo. Alle 17 la premiazione ufficiale all’Alberghiero Piazza, che sorge nell’ex Molino Virga, confiscato alla mafia. Si chiuderà con un buffet preparato dagli stessi allievi della scuola.
E' l’Ordine dei giornalisti di Sicilia a finanziare interamente da solo il Premio, assegnato sin dal 2000 a cronisti che si sono distinti nel lavoro di analisi e di denuncia contro Cosa nostra e ogni forma di prevaricazione e violenza, compresa quest’anno, in maniera particolare, la tratta di cui migliaia di migranti sono vittime, nei loro disperati approdi in una terra già martoriata. Ma quest’anno, per la prima volta dalla sua istituzione, il Premio non ha ricevuto alcun sostegno da parte della Regione.
Michela Franzone