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A passo di danza diciamo "No alla violenza sulle donne"
MESSINA, 13 FEBBRAIO 2013 - Si svolgerà domani, 14 febbraio, la campagna globale, One Billion Rising, contro lo scandalo della violenza sulle donne. Un miliardo di persone di 189 paesi del mondo balleranno “in un’energia comune, in un atto pericoloso, gioioso, sessuale e trasgressivo che infrange le regole. Si ballerà in ogni luogo ed in ogni tempo, con ogni persona”. [MORE]
Queste le parole di Eve Ensler, autrice de I monologhi della vagina, per descrivere il V-day, evento da lei stessa fondato al fine di contrastare le atrocità che ancora milioni di donne nel mondo subiscono.
Il ballo, e la rivoluzione che questo evento rappresenta, ha lo scopo di porsi in antitesi alle “forme oppressive delle costrizioni patriarcali”, grazie alla grande carica di libertà del corpo, della mente e dell’anima che la danza racchiude in sé.
Tantissime le organizzazioni mondiali che stanno aderendo alla campagna, da Amnesty International a Equality Now, e tantissime le donne e gli uomini celebri, testimonials dell’evento. Tra i tanti nomi: Robert Redford, il Dalai Lama, Yoko Ono, Laura Pausini, Anne Hathaway, Berenice King (figlia di Martin Luther King), Michelle Bachelet (ex Presidente del Cile e oggi responsabile di UN Women).
Settanta le città italiane che hanno già aderito a One Billion Rising e che domani, nella festa degli innamorati, si muoveranno a passi di danza e flash mob. Per partecipare basterà indossare abiti neri e mettere una cinta o un accessorio rosso, e poi scendere in piazza. La coreografia, molto semplice da imparare, è basata sulle note dell’inno“Break the chain”, ed è disponibile sul canale Youtube.
In Italia il coordinamento della campagna è stato affidato al comitato V-Day Modena, con il sostegno dell’Accademia Nazionale di Danza e del movimento Se Non Ora Quando? Tantissime le città che da Aosta a Messina, passando da Trapani fino a Cagliari, e persino Trento, Trieste e Udine, prenderanno parte all’evento. Tutte unite da un solo e forte grido: “No alla violenza sulle donne”.
(Foto dal sito momastery.com)
Katia Portovenero