Cronaca

A Palagiano in più di quattromila contro tutte le mafie

PALAGIANO (TA), 24 MARZO- A sventolare bandiere e lanciare palloncini bianchi in nome della legalità, questa mattina erano i bambini della scuola elementare “Gianni Rodari” da cui è partita la manifestazione regionale “Per amore di questa terra non taceremo” coordinata dal'associazione “Libera” contro le organizzazioni mafiose.

Trascorsa una settimana dal triplice omicidio verificatosi il 17 marzo scorso sulla strada statale di Palagiano, dove hanno perso la vita un bambino di tre anni, sua madre e il compagno della donna, oggi a sentire il senso del dovere civico erano più di quattromila, provenienti da tutta la regione Puglia, per protestare nella provincia tarantina. Tra le migliaia di manifestanti, presenti diverse scuole elementari e medie, il sindaco, i consiglieri e gli assessori regionali. In molte sono state anche le associazioni aderenti tra cui la “Echeo” di Castellaneta, l’ “Ant”, L’ “Arci”, “Legambiente”, L’ “Agesci”, l’ “Azione Cattolica”, l' "Anpi"e la “CGIL”. [MORE]


A monte del corteo, il fondatore e presidente di Libera, Don Luigi Ciotti, che ha ricordato lo sfogo della madre e nonna delle vittime di lunedì scorso: «Per mia figlia Carla non voglio vendetta ma rispetto e dignità». Parole, ricorda Don Ciotti, simili a quelle dette da Felicia Bartolotta, madre di Peppino Impastato, anch’egli vittima della mafia.

«L'associazione mafiosa non è solamente un problema di organizzazione criminale perché, se così fosse, basterebbe il lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine. È un guaio che ci trasciniamo da secoli perché- sostiene Don Ciotti- è un problema di politica sociale, di lavoro, di scuola, di cultura, che deve partire dall’istruzione per educare alla legalità. Non basta però commuoversi, bisogna muoversi continuamente e farlo insieme. La parola chiave, infatti, è Noi.»

Al termine del corteo a piazza Falcone e Borsellino, i bambini della scuola elementare hanno letto sul palco i nomi delle vittime innocenti che in Puglia hanno perso la vita.
Passano i mesi e l’elenco aumenta e si spera che per quest'anno si sia fermato a sette giorni fa, con il nome di un bambino, il piccolo Domenico Petruzzelli.

Arianna Crudele