A New York la prima candidata sindaco donna ed omosessuale: Christine Quinn
Cronaca Lazio Roma

A New York la prima candidata sindaco donna ed omosessuale: Christine Quinn

mercoledì 13 marzo, 2013

NEW YORK, 13 MARZO 2013 - E' già considerata la "terza donna più potente di New York dopo Hilary Rodham Clinton e la giornalista Diane Sawyer." Ma non è per questo che oggi tutta l'America è in fermento e le testate la riportano tra le prime pagine, bensì Christine Quinn è la prima candidata sindaco di New York donna e pubblicamente dichiarata omosessuale.[MORE]

Quarantasei anni, proveniente da una classe media del Long Island, democratica, sposata con la sua compagna di vita l'avvocato Kim Catullo, pare essere in pole position rispetto ai suoi due avversari politici delle prossime elezioni: Bill De Blasio, Difensore Civico e Bill Thomson, ex-comptroller delle finanze cittadine. In un video pubblicato sul suo sito ufficiale, Christine Quinn ha dichiarato "Mi candido perché amo questa città!".  La Quinn ha inoltre esposto pubblicamente il suo obiettivo, schietto e chiaro: "voglio combattere per la classe media." Ma non è l'unico punto messo in luce, difatti ha esplicitamente espresso la volontà di salvaguardare lo stato dalle strade, rialzare lo stato delle scuole soprattutto pubbliche che in questi anni era in declino, provvedere a dare un'assistenza sanitaria migliore ad anziani e minori. Un obiettivo da lei stessa definito un "aiuto alla classe media".

La Quinn pare avere persino l'appoggio dell'attuale sindaco Michael Bloomberg, il quale è stato più volte affiancato e difeso dalla stessa Quinn, soprattutto durante lo scandalo dei milioni di dollari di fondi pubblici finiti in organizzazioni aventi legame con i due politici e l'indifferenza dei due dinanzi alla chiusura del St Vincent Hospital. Scandali questi che hanno marchiato un po' la figura della prima donna candidata sindaco a New York, scuotendo gli animi degli attivisti pronti a muovere accuse del tipo: “La Quinn rappresenta il clientelismo nella sua forma peggiore”.

Dopo sindaci italiani, ebrei e neri, New York sarà disposta a farsi rappresentare per la prima volta da una donna e farsi travolgere da quella che lei stessa ha definito "una svotla radicale"?

(immagine da oserver.com)

Rossella Assanti


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