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A Napoli la presentazione di tre importanti libri di Aboca
NAPOLI - [Riceviamo e pubblichiamo] Tre importanti libri di Aboca Edizioni, pubblicazioni di grande interesse, verranno presentati in tre importanti luoghi della cultura della città di Napoli si tratta dei "I Discorsi di Pietro Andrea Mattioli", "Le Mani degli Dei", "Ritorno alle Radici". [MORE]
Si comincia oggi, mercoledì 22 giugno, ore 18.00, Orto Botanico, Via Foria 223, con una pietra miliare della botanica e della medicina farmacologica europea del Cinquecento, quale “I Discorsi di Pietro Andrea Mattioli”, che contiene la prima farmacopea del mondo antico, traduzione dal greco del “De Materia Medica”, l’erbario di Dioscorides Pedanius, medico botanico greco che esercitò a Roma ai tempi dell’imperatore Nerone.
Pietro Andrea Mattioli (1501-1578) è tra i "padri" delle moderne scienze botaniche per questa sua opera corredata da illustrazioni di piante medicinali di notevole qualità e precisione, magistralmente colorate e miniate dal pittore botanico Gherardo Cibo (1512-1600). Ad impreziosire l’opera, un ricco commentario con le osservazioni sul testo curato da Mattioli stesso. Il volume rappresenta un’opera d’arte unica ed esclusiva, oggi conservata presso la Biblioteca Universitaria Alessandrina di Roma che ha concesso ad Aboca Edizioni il diritto di riprodurla e renderla fruibile al vasto pubblico. “Mattioli, traducendo, interpretando e ampliando l’originale trattato di botanica medica di Dioscoride del I secolo – commenta il Direttore della Biblioteca Antiqua di Aboca Museum Duilio Contin – ci propone un’articolata opera naturalistica, esplorando anche il regno animale e quello minerale. Il massimo pregio di questa opera – aggiunge Duilio Contin – è dovuto inoltre all’intervento del pittore e appassionato botanico, fine paesaggista e naturalista, Gherardo Cibo che l’ha trasformata in un’opera d’arte esclusiva”.
Parteciperanno: Paolo Caputo, docente di Botanica sistematica – Università di Napoli e prefetto dell'Orto Botanico; Paola Capone, docente di Storia dell'Arte – Università di Salerno; Mauro Giancaspro, già direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli "Vittorio Emanuele III°" e Cosenza.
“Le Mani degli Dei. Mitologie e simboli delle piante officinali nel mito greco" è invece il libro di Erika Maderna che conduce alla scoperta di leggende, miti e archetipi dei fiori e delle erbe curative nell’antica Grecia. L'appuntamento è domani, giovedì 23 giugno, ore 19.00, Libreria "Iocisto", Via Cimarosa, 20. I capitoli del libro sono un invito a ripercorrere le leggende delle erbe. Sfogliando questo “erbario mitico e leggendario” si scoprono territori dell’immaginazione che attraverso la forma della narrazione indagano la natura in tutte le sue manifestazioni e nella sua sacralità che da sempre ha rappresentato per l’uomo l’unica certezza e consolazione. “Nelle pieghe segrete di questo patrimonio di tradizioni troveremo piante straordinarie: quelle afrodisiache sacre ad
Afrodite, quelle utili per le malattie delle donne, care a Era e Artemide; i veleni e i filtri preparati dalle maghe, le piante solari di Apollo. Scopriremo che alcune erbe possono essere magiche, metafisiche o addirittura filosofiche e che ognuna di esse ha un enigma da sottoporci” - afferma l’autrice, che aggiunge -: “spesso ci sfugge l’arcaico senso di stupore che la natura ci offre, la chiara consapevolezza di quanto essa sveli la ricchissima rete di relazioni che intesse tutte le cose”. Alla presentazione del libro parteciperà Stefania La Badessa farmacista e scrittrice specializzata in medicina naturale. L'attrice Chiara Mazza leggerà alcuni brani del libro
“Ritorno alle Radici. Le Piante spontanee per l’alimentazione e la salute” è infine il terzo appuntamento con l'intrigante manuale sulla storia e sull’utilizzo delle piante officinali di Sandro e Maurizio Di Massimo, venerdì 24 giugno, ore 18.30, Istituto per gli Studi Filosofici, via Monte di Dio, 14. Un imperdibile e sorprendente "focus" da parte di due abili esperti di botanica ed erboristeria, un manuale agevole e di facile consultazione che vuole avvicinare i lettori alla conoscenza delle numerose piante spontanee commestibili e facilmente reperibili nelle nostre campagne. Oltre agli aneddoti storici, offre un aiuto concreto e pratico su come utilizzare e rendere più salutare, originale e vivace la cucina, grazie a piante dai nomi arcani ma conosciutissime fin dalla notte dei tempi, come le radici di crespigno, i fusti più teneri dello scolimo, le foglioline della portulaca. Assieme agli autori, il giornalista Alberto Pancrazi.