A Calais partiti i primi bus. A Lesbo migranti danno fuoco a centro UE
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PARIGI, 24 OTTOBRE - Le operazioni di sgombero della “Giungla” di Calais sono in corso da questa mattina. I primi autobus sono giunti nell'insediamento del nord della Francia dove da 18 mesi fino ad oggi hanno vissuto tra i 6.400 e gli 8.300 migranti e sono partiti verso le destinazioni dei CAO, i campi di accoglienza e di orientamento. Nel contempo, a Lesbo, decine di migranti hanno dato fuoco ad un centro Ue adibito per la gestione delle richieste di asilo sull'isola greca.[MORE]
I primi migranti che sono partiti per i campi di accoglienza sarebbero in prevalenza sudanesi, e ad ognuno di loro è stato permesso di scegliere fra due dei 450 centri di orientamento presenti in tutto il territorio francese.
La situazione, fino ad ora, sembra essere tranquilla, ma come scrive il quotidiano Le Figaro, 1.250 poliziotti sono stati mobilitati per garantire la sicurezza durante le operazioni di evacuazione. I residenti dei comuni che dovranno accogliere i migranti starebbero protestando contro il loro arrivo.
Se in Francia la situazione sembra essere tranquilla, sull'isola greca di Lesbo sembra non essere così. Gruppi di migranti hanno infatti dato fuoco ad una struttura Ue adibita per gestire le domande di asilo, a causa di alcuni ritardi. La polizia ha dichiarato che nessuno è rimasto ferito ma che tre prefabbricati sono stati danneggiati.
I ventidue migranti responsabili dell'accaduto sono stati arrestati.
Chiara Fossati
immagine da www.secoloditalia.it