Cultura e Spettacolo
A Bologna grande successo per il Festival Cromatica
BOLOGNA 02 GIUGNO 2015 – Successo di critica e di pubblico per il primo Festival “Cromatica” dei cori LGBT italiani: il 30 e il 31 maggio, infatti, il cuore della città si è animata di musica, canti, cultura e solidarietà per rivendicare i diritti egualitari nella società moderna. L'evento è stato organizzato da CoCorIta, il comitato dei cori LGBT italiani, con la partecipazione di ben sette formazioni: Komos Bologna (progetto di voci maschili attivo a Bologna dal 2008 attualmente ospite della Chiesa Evangelica Metodista dove 25 elementi, diretti da Nicola Mainardi, si dedicano ad un repertorio musicale contro le discriminazioni), Roma Raimbow Choir (prima formazione italiana, fondata nella capitale nel 2006), Checcoro Milano (coro misto nato nel 2011), The good news female gospel choir Milano (coro gospel femminile), CorAcor Napoli Raimbow Choir (primo coro raimbow del sud Italia diretto dal maestro Marco Traverso), Parruccoro Roma, Canone Inverso Padova. [MORE]
“La città di Bologna ha cantato per il riconoscimento delle differenze, per una società più civile nell'affermazione dei diritti – ha affermato il sindaco Virginio Merola – ha soffiato il vento dell'Irlanda in nome dell'uguaglianza”.
“Fare cultura non solo musicale ma di cambiamento contro i pregiudizi – ha sottolineato il presidente Francesco Avolio di Komos – il canto corale proprio come valorizzazione di voci differenti”.
“Il canto corale trasmette per la sua stessa natura l'idea di comunità – ha aggiunto Davide Montanari – condizione necessaria per trasmettere in piena armonia i principi di uguaglianza”.
Il primo appuntamento è stato al teatro Testoni con l'esibizione di tutti i cori italiani LGBT e la partecipazione di ospiti stranieri direttamente da Parigi, come il coro Podium Paris Choeur Gay De Varietè e dell'eclettico attore Alessandro Fullin, A chiusura serata tutti i protagonisti con il pubblico si sono ritrovati ad un party presso la struttura del Cassero che ha ospitato anche la conferenza stampa di presentazione del Festival. Ancora una volta encomiabile l'impegno del presidente Vincenzo Branà in prima linea per sostenere eventi ed iniziative in difesa dei diritti: il Cassero è una attivissima struttura operativa per tutto il movimento LGBT in Italia, per accoglienza, assistenza, recupero, formazione, inserimento lavorativo di tante persone che soffrono emarginazione ed esclusione sociale nella società. La giornata finale della manifestazione si è chiusa domenica con l'invasione dei partecipanti nel centro storico di Bologna dove i cori itineranti hanno cantato per le vie fino ad arrivare in Piazza Nettuno, sotto l'omonima fontana, dove al claim “Nettun dorma” si sono esibiti per la raccolta fondi proprio in valore del restauro della statua del Nettuno.
Il Festival ha avuto il patrocinio della Regione Emilia Romagna, del Comune di Bologna e dell'Unar, con il sostegno dell'Associazione Nazionale ANDDOS (il più grande movimento LGBT in Italia con oltre 130.000). “Siamo convinti che eventi culturali come il Cromatica – ha evidenziato il presidente Mario Marco Canale – siano il valore aggiunto di tante lotte che facciamo per le strade e nelle piazze per educare alle differenze. Perché la musica è cultura, bellezza, ha un linguaggio universale, è un sogno di gioia, di fantasia, di libertà, come la libertà dei diritti di uguaglianza che rivendichiamo. Se si negano le diversità non potrà mai esserci uguaglianza”.
Marco Tosarello
(notizia segnalata da Ufficio Stampa M.T. Tosarello)