Economia

A Ballarò, Grilli: Iva a 23%, lo prevede la legge

MILANO, 07 MARZO 2012- L'aliquota più alta dell'Iva salirà ancora, fino al 23%. Dal 1 ottobre. Non ci sarebbe un piano 'B' per evitarlo. Lo prevede già la legge: il decreto salva Italia". Questo, in sintesi, quanto affermato ieri sera al programma 'Ballarò', dal viceministro all'Economia Vittorio Grilli. Il viceministro continua sostenendo che l'aumento ci sarà, anche se, di recente, all'interno dell'esecutivo e in Parlamento si stava valutando 'intensamente' come evitare questo secondo rialzo, visto che il precedente incremento (al 21%, insieme alle manovre sulle accise) ha avuto non pochi effetti sui prezzi al consumo. Grilli, sottolinea che "non ci sono tesoretti, solo previsioni fatte con cura sui conti pubblici".

Poi, il viceministro prosegue sostenendo che, "la logica è alleggerire in futuro le tasse sulla produzione e spostarle su consumi e patrimoni. Con uno scopo: agevolare la crescita". A tal proposito interviene Susanna Camusso, anche lei presente in trasmissione, affermando che, "l'aumento dell'Iva arriva oltre alle addizionali e a quello che è arrivato su Irpef e Iva. Si continua a parlare di equità ma a fare politiche inique".

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Replica Grilli, "L'Iva la paga di più chi consuma di più. Spostare la tassazione dall'Irpef ai consumi è importante. Il tutto è compendiato dalla lotta all'evasione". E, approfittando del fatto che si stava parlando di risorse, la Camusso riprende il discorso sulla riforma del mercato del lavoro, "Oggi per gli ammortizzatori ci sono 8,5 miliardi, per fare un sistema equo e allargato bisogna arrivare a 15 miliardi. Cioé un 25% in più rispetto a quello che pagano lavoratori e imprese. Come si trovano non è difficile: con una progressività seria con le tasse sulla casa e la lotta al sommerso. Ma anche con le retribuzioni: quelle alte pagate in titoli di Stato con un risparmio anche sulla spesa corrente". Sottolinea la Camusso, le nuove regole sul mercato del lavoro "non creano un posto di lavoro che sia uno". E sulla richiesta economica sugli ammortizzatori viene commentata da Grilli con un semplice "prendiamo atto".

Comunque, l'aumento ulteriore dell'Iva secondo un sondaggio di Ballarò, è stato bocciato dal 52% degli italiani. Le più agguerrite contro il suddetto aumento sono le casalinghe. Inoltre, secondo i calcoli diffusi dall'Adoc in una nota, "Con l'aumento dell'Iva dal 21% al 23% e dal 10% al 12%, confermato dal governo a partire dal prossimo ottobre, l'aggravio di spesa per le famiglie italiane sara' pari a 700 euro l'anno".

(Fonti: Ansa, Adnkronos)

Rosy Merola