Politica

Renzi al pre-vertice di Parigi: «All'Europa serve la crescita. Sulla Mogherini consenso unanime»

PARIGI, 30 AGOSTO 2014 - «La crescita non è una richiesta dei Paesi che stanno peggio, è ciò che serve all’Europa». Questo è uno dei passaggi chiave del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante il suo intervento al pre-vertice dei socialisti europei tenutosi a Parigi ed organizzato dal presidente francese Francois Hollande in vista del vertice europeo di oggi a Bruxelles.

 

Il ruolo dell'Europa

«L’Europa – ha detto il premier – deve cambiare la propria politica economica, concentrandosi su crescita e investimenti pur nel pieno rispetto delle regole di bilancio, a partire dal 3% del rapporto deficit-Pil». Matteo Renzi si è inoltre espresso favorevolmente per i 300 miliardi di investimenti operati dal presidente designato della Commissione europea, Jean Claude Juncker. Sul ruolo che l’Europa deve svolgere il premier ha affermato: «Dobbiamo fare dell’Europa un luogo che serve ai cittadini. Non è in discussione il rispetto degli accordi e delle regole, così come ha sempre ribadito l’Italia. La flessibilità – ha spiegato – va dentro le regole che già ci sono. Non si tratta di inventarsi regole nuove, ma di usare meglio quelle che già ci sono».

 

Le nomine

Ma come detto, quest’oggi, al vertice di Bruxelles saranno diversi i temi sul tavolo da trattare, in particolar modo nomine e la situazione in Ucraina. In riferimento alle nomine è sempre calda la pista che porta il ministro Mogherini ad essere la nuova “Signora Pesc”, ovvero a ricoprire la carica di Alto rappresentante della politica estera Ue. Possibilità accreditata anche dal presidente francese Hollande: «Credo che Federica Mogherini sarà il prossimo Alto rappresentante».[MORE]

Sull’argomento si è mostrato fiducioso anche il premier Renzi: «C’è un consenso credo unanime». Diversa invece, secondo Renzi, la situazione riguardante la nomina del presidente del consiglio europeo: «Dal vertice dei leader socialisti europei a Parigi – ha spiegato – non esce un’indicazione sul nome perché ci sarà bisogno di un’ulteriore discussione. Che sarà fatta oggi pomeriggio. Bisogna trovare – ha concluso – una figura capace di creare consenso». 

(Immagine da 21secolo.eu)

Giovanni Maria Elia