Cronaca

Omicidio fratellini di Gravina riaperte le indagini

BARI, 22 FEBBRAIO 2012- Un nuovo fascicolo è stato riaperto ieri dalla Procura di Bari su un caso che era stato catalogato come incidente alcuni anni fa. Il caso sul quale saranno fatti nuovi accertamenti è quello riguardante la morte dei fratellini ritrovati deceduti in una cisterna di un casolare abbandonato a Gravina in Puglia il 25 febbraio del 2008.

La vicenda comincia il 05 giugno del 2006 con la scomparsa dei fratelli Francesco e Salvatore Pappalardi. I ragazzi, all’epoca aventi 11 e 13 anni, erano usciti a giocare nelle vicinanze della casa dove vivevano, con il padre e la sua convivente e da allora non sono più tornati. Le ipotesi iniziali sulla scomparsa dei ragazzi sono le più svariate, dalla fuga volontaria per una possibile riconciliazione dei genitori separati Rosa Carlucci e Filippo Pappalardi, dal possibile rapimento da parte di terzi, fino ad arrivare all’ipotesi di omicidio, di cui il maggiore sospettato risulta essere il padre sin da subito.

Le indagini successive, nel novembre del 2007 portano all’arresto di Filippo Pappalardi con l’accusa di omicidio dei figli di cui avrebbe nascosto i corpi nel tentativo di sviare le indagini. Corpi che vengono poi ritrovati senza vita nel febbraio del 2008, quando un altro ragazzino caduto accidentalmente nel pozzo, del palazzo abbandonato, viene salvato da un vigile chiamato per i soccorsi. Incidente che porta alla scoperta dei cadaveri di Ciccio e Tore, così chiamati amichevolmente in famiglia.

Filippo Pappalardi, che sin dall’inizio si dichiara innocente, rimane in carcere fino al marzo 2008 data in cui gli sono concessi gli arresti domiciliari e nell’aprile dello stesso anno è rimesso in libertà poiché la polizia non ha trovato elementi che provano la sua colpevolezza. L’inchiesta a suo carico viene chiusa nel 2009 con l’archiviazione che lo vede non responsabile dell’omicidio dei suoi figli.[MORE]

Tragico caso per il quale si cercano ancora delle risposte e che grazie alla riapertura delle indagini potrebbero arrivare in un futuro. Infatti, proprio ieri la Procura di Bari ha riaperto le indagini sull’omicidio dei fratellini di Gravina sulla base di un esposto presentato nel novembre del 2011 da Rosa Carlucci, madre dei bambini che inizialmente sosteneva la colpevolezza dell’ex-marito.

Visione che alla luce di nuovi fatti, di cui la donna nel corso del tempo è venuta a conoscenza, risulta differente. Infatti, nell’esposto presentato dalla madre viene ipotizzato che Ciccio e Tore siano caduti nella cisterna mentre eseguivano una prova di coraggio in compagnia di altri cinque ragazzi, all’epoca minorenni che hanno assistito e che cercano di nascondere ancor oggi la verità.

Un’ipotesi sulla quale si è deciso di compiere accertamenti per cercare di porre la parola “fine” alla misteriosa vicenda che ha portato alla morte dei due fratellini di Gravina.

Foto da:haisentito.it

Cristin Stella