Cronaca

Coisp: polizia in piazza a Roma con sagome pugnalate e vuvuzelas

Dopo la simbolica e pacifica marcia su Roma di questa mattina, le sagome dei poliziotti pugnalati alle spalle, simbolo della campagna di sensibilizzazione e di denuncia che il Coisp, il Sindacato Indipendente di Polizia, da giorni sta riconducendo contro il Governo per la scellerata manovra finanziaria in discussione in questi giorni, invaderanno l’Italia e arriveranno “molto vicine” ai rappresentati dell’Esecutivo Berlusconi. A Varese, ad Arcore, a Roma, a Milano, a Siracusa, a Pisa, a Pavia, a Bergamo, a Lecco, a Padova, a Venezia, a Brescia, a Lecce, a Treviso, ecc., e dovunque gli uomini di Governo risiedano, nelle adiacenze delle loro abitazioni, le sagome saranno lì a ricordare che questa finanziaria, così come è concepita, non solo non può essere approvata ma non deve neanche essere discussa. [MORE]
“Il Governo con questa manovra, che oseremmo dire azzardata e pericolosa – dice con rabbia Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – pugnala alle spalle le Forze di Polizia e l’intera società che non sarà mai più garantita!”
“Il Coisp è esasperato – continua Maccari – e questa esasperazione è l’esasperazione dell’intero Comparto Sicurezza che verrà messo in ginocchio, umiliato da decisioni irrazionali di cui non solo non si capisce la logica finanziaria, mascherata da numeri che non possono dare la dimensione del funzionamento di un intero Comparto, la domanda di sicurezza non è paragonabile alla domanda di beni di consumo. Ecco perché sfugge il messaggio sociale che si vuol mandare alla comunità. Un Comparto Sicurezza pugnalato alle spalle è un comparto sicurezza ferito e un Comparto Sicurezza ferito non può essere punto di riferimento per una società, di cui tutti facciamo parte”. “Questa esasperazione – dice ancora il Segretario Generale del Coisp – finora è stata governata grazie al buon senso degli Appartenenti delle Forze di Polizia, ma inevitabilmente ci sarà un punto di non ritorno. Arriverà il momento in cui imploderà. Già imploderà, è questo il termine esatto, perché se cede il Comparto Sicurezza il sistema Stato è destinato a implodere, ripiegarsi su sè stesso. E questo momento è veramente vicino. Noi rispetteremo sempre le regole e anche questa volta saremo ossequiosi delle prescrizioni che per domani ci sono state fatte, ma non rinunceremo alla difesa dei nostri diritti, convinti come siamo che difendere il diritto anche di un solo Poliziotto significa difendere i diritti dell’intera società. Ecco perché - conclude il leader del Sindacato Indipendente di Polizia - laddove la finanziaria dovesse essere discussa nei termini scellerati in cui il Governo l’ha proposta, il Coisp potrebbe anche entrare, con le sagome dei poliziotti pugnalati alle spalle, nelle case degli esponenti dell’Esecutivo Berlusconi per mettere sotto gli occhi di tutti il pericolo a cui l’intero Paese va incontro!”
 


Centinaia di sagome di poliziotti pugnalati alle spalle in marcia sotto le bandiere verdi del COISP. E’ partito da piazza San Marco a Roma, di fronte all’Altare della Patria, il rumoroso corteo del Sindacato Indipendente di Polizia. Poliziotti di cartone, con un coltello piantato nella schiena. E poliziotti veri, “accoltellati” a tradimento da un Governo che in campagna elettorale aveva fatto della Sicurezza la propria parola d’ordine, salvo poi disattendere tutti gli impegni presi con gli Operatori del Comparto e con i cittadini. A suonare la marcia il frastuono di centinaia di vuvuzelas, arrivate dagli stadi del Sudafrica per sturare le orecchie a un Governo che fa finta di non sentire, e che anziché rafforzare le Forze di Polizia, tutelandone la dignità del lavoro e dotandole di uomini e mezzi adeguati, sembra indirizzare tutto il proprio impegno per garantire l’impunità - o meglio la totale immunità – alle varie cricche di criminali, malfattori e corrotti. Il corteo del COISP ha attraversato le vie del centro, per poi sfociare in un sit-in di protesta davanti al Colosseo.
“Abbiamo portato nella Capitale - ha detto Franco Maccari, Segretario Generale del COISP - l’urlo unanime di tutti gli Operatori della Sicurezza, che non ne possono più di farsi umiliare da chi dovrebbe invece garantire loro le condizioni per lavorare al meglio, per garantire ai cittadini sicurezza e legalità”. “Il Coisp è esasperato – continua Maccari – perché la legge Finanziaria rischia di mettere in ginocchio l’intero Comparto Sicurezza, a causa di decisioni totalmente irrazionali, mascherate dai provvedimenti ragionieristici di Tremonti. La manifestazione di oggi - dice ancora il Segretario Generale del Coisp - rappresenta la ‘prova generale’ dell’assedio che abbiamo deciso di portare al Governo, finché non sarà dato il giusto riconoscimento agli uomini in divisa che ogni giorno difendono la sicurezza dei cittadini senza mezzi e senza risorse, contando soltanto sul proprio senso del dovere e sul proprio spirito di sacrificio. Abbiamo rispettato, come sempre, le regole di una protesta civile e le prescrizioni – anche quelle più bizzarre, che ci sono state fatte, ma non rinunceremo alla difesa dei nostri diritti, convinti come siamo che difendere il diritto anche di un solo Poliziotto significa difendere i diritti dell’intera società. Ecco perché – conclude Maccari – siamo pronti anche ad entrare con le sagome dei poliziotti pugnalati alle spalle nelle case dei membri del Governo Berlusconi!”.
Alla manifestazione di oggi hanno partecipato, tra gli altri, l’ex Prefetto di Roma, dott. Achille Serra, l’on. Emanuele Fiano, Presidente del forum Sicurezza del Pd, l’on.le Olga di Serio D’antona, l’on.le Massimo Donadi, l’on. Angela Napoli, oltre ad una delegazione del Partito per gli Operatori della Sicurezza e della Difesa, con anche il suo Presidente avv.to Giorgio Carta.